L’Antartide, vissuto attraverso l’esperienza diretta e gli studi che alla sua conoscenza ha dedicato un noto ricercatore universitario modenese, sarà protagonista del prossimo seminario “La passione per le scienze”, un ciclo di incontri promosso dalla facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per celebrare la XVII edizione della Settimana della Cultura Scientifica, indetta dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Se ne parlerà domani, martedì 27 febbraio, alle ore 21.00, presso la Biblioteca Scientifica Interdipartimentale (via Campi, 213/c) a Modena, in occasione della presentazione che farà sul continente di ghiaccio il prof. Antonio Rossi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

L’Antartide, sito ottimale per le ricerche cosmologiche ed eccezionale palestra per esperimenti spaziali tanto da far considerare – a ragione – questo continente come il più grande ed importante laboratorio naturale del nostro pianeta, grazie alla sua peculiare posizione geografica, alle caratteristiche fisiche, alla distanza da fonti di inquinamento e alla quasi totale assenza di dirette influenze antropiche, risulta il luogo più adatto per la conoscenza globale del pianeta, dove è possibile affrontare le problematiche legate allo studio dei fenomeni connessi alle interazioni Sole-Terra.

L’Italia, con il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), la cui realizzazione e gestione è stata affidata all’ENEA con il supporto finanziario ed operativo del MUR, del Ministero della Difesa, del CNR, della SNAM Progetti, ha iniziato una serie di campagne di attività, ora anche invernali, durante le quali vengono condotte numerose ricerche multidisciplinari, relativamente alle Scienze della Terra, alla Fisica dell’Atmosfera, alla Cosmologia, alla Biologia e Medicina, all’Oceanografia, alle Scienze Ambientali, alla Cartografia, alla Vulcanologia, al Geomagnetismo, alla Gravimetria, alla Sismologia, alla Geofisica marina, alla Glaciologia e Paleoclima, ai Meteoriti, nonchè all’ Ozono, alla Fisica della bassa atmosfera, all’Astrofisica, Geologia marina e Tecnologia.

In questo contesto si inserisce l’esperienza del prof. Antonio Rossi, professore di Petrografia del Sedimentario presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ha collaborato ripetutamente anche con università straniere ad alcune importanti spedizioni e studi, svolgendo attività di ricerca in aree particolari, oltre all’Antartide anche in Groenlandia, in America latina ed in Asia.