Sono oltre 200 le delegate pensionate che partecipano domani mattina, 2 marzo, all’assemblea provinciale del Coordinamento Donne del Sindacato Pensionati Spi/Cgil di Modena presso la sede della CGIL (piazza Cittadella
36).

L’assemblea, che si inserisce nel percorso congressuale che porterà in aprile all’assemblea nazionale del Coordinamento Donne SPI, vuole offrire il contributo delle donne pensionate modenesi (che rappresentano quasi il 57% degli oltre 67.00 iscritti SPI) alle politiche per i nuovi bisogni della popolazione anziana in un società che deve puntare a garantire inclusione e benessere sociale, diritto alla casa, politiche adeguate per la non autosufficienza, diritto alla mobilità, alla sicurezza urbana e all’educazione permanente.

La relazione di apertura (ore 9) è di Muriel Guglielmini responsabile modenese Coordinamento Donne Spi/Cgil, a seguire il dibattito e (alle ore 12.30) le conclusioni della responsabile regionale Mina Cilloni.

L’assemblea anticipa di qualche giorno la festa internazionale della donna e proprio il tema della lotta contro la violenza alle donne (che quest’anno
caratterizza l’iniziativa sindacale per l’8 marzo), è al centro della discussione delle donne dello SPI che rilanciano con forza l’approvazione
del disegno di legge presentato dal Ministro Pollastrini, attraverso la sottoscrizione di cartoline a sostegno della petizione nazionale.
Fra gli altri temi sul tappeto, la richiesta di adeguamento del potere d’acquisto delle pensioni più basse (sino a 750 euro) di cui sono titolari
per due terzi proprie le pensionate donne, e l’estensione al 100% della pensione di reversibilità di cui sono titolari in stragrande maggioranza proprio le donne.

Tema molto caro è anche la valorizzazione del lavoro di cura ai famigliari, in cui sono prevalentemente occupate le donne, con un riconoscimento normativo che preveda la contribuzione previdenziale e una carta dei
diritti che riconosca la funzione sociale del lavoro di cura e offra una rete di servizi di assistenza e supporto.

Sul piano organizzativo il Coordinamento Donne pensionate intende dar vita a coordinamenti distrettuali nei principali comuni della provincia (sono già attivi a Modena città, Carpi, Vignola, Mirandola e l’8 marzo si costituirà anche a Sassuolo) aperti alla discussione sulle tematiche
femminili coinvolgendo tutti i soggetti interessati, dalle lavoratrici alle studentesse alle rappresentanti dell’associazionismo, rilanciando strumenti quali il bilancio di genere e il bilancio sociale alla base della contrattazione territoriale.