Ottantadue milioni di euro per il recupero di quartieri ed aree degradate delle città dell’Emilia-Romagna. Per aumentare gli spazi verdi, i servizi e recuperare o realizzare abitazioni più confortevoli (circa 1400 alloggi). Ma, anche per combattere emarginazione e insicurezza.


A tanto ammontano le risorse, statali (65%) e regionali (35%), a disposizione per i 12 Contratti di quartiere che stanno per partire in regione e che finanzieranno altrettanti interventi nelle città di Piacenza, Fidenza (Pr), Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara, Bondeno (Fe), Ravenna, Faenza (Ra) e Forlì. Considerando anche l’apporto dei privati, dei Comuni e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva a oltre 215 milioni di euro di cui 65 da parte dei Comuni e 69 da parte dei privati.

Il via libera agli interventi è arrivato, nei giorni scorsi, dopo l’ok della Corte dei Conti all’Accordo di programma quadro tra Regione e Ministero delle infrastrutture. Saranno ora i singoli Comuni a sottoscrivere – il prossimo 13 aprile alla presenza del ministro Antonio Di Pietro – un protocollo d’intesa con Regione e Ministero dell’Infrastrutture ed approntare, entro cinque mesi, i progetti esecutivi degli interventi. L’avvio dei lavori è previsto entro un anno dalla firma del protocollo d’intesa.

“Con questo intervento – ha spiegato l’assessore regionale alla programmazione e sviluppo territoriale Luigi Gilli – la Regione Emilia-Romagna continua il proprio impegno per rendere le città dell’Emilia-Romagna più vivibili e a misura d´uomo. E’ questo per noi un obiettivo centrale. Città più belle e più funzionali sono, infatti, anche città in cui si vive meglio, migliorano le relazioni sociali e diminuisce l’emarginazione. Nelle graduatorie della qualità della vita le città dell’Emilia-Romagna occupano spesso posizioni molto alte. Credo che ciò dipenda anche dall’attenzione che da sempre in Emilia-Romagna viene data alla qualità dello sviluppo urbanistico affinché le nostre città diventino sempre più luoghi di crescita delle persone e di inclusione sociale”.

Nel complesso, risorse per ben 7 milioni di euro sono destinate alla sperimentazione di interventi finalizzati alla sicurezza, al risparmio energetico e all’utilizzo di materiali di costruzione eco-sostenibili.