L’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto unico nazionale gas-acqua 1° gennaio 2006-31 dicembre 2009, sottoscritta lo scorso 9 marzo dai
Sindacati di categoria Filcem/Cgil, Femca/Cisl, Uilcem/Uil e associazioni imprenditoriali Federutility, Assogas, Antigas, Anfida, Federestrattiva, è stata approvata dal 94% delle maestranze modenesi che hanno preso parte
alle assemblee svolte in queste settimane nelle aziende Hera, Aimag, Sat, Sorgea e Cimaf.


Il rinnovo contrattuale interessa circa 500 addetti modenesi degli oltre 50.000 a livello nazionale, impiegati in circa 700 imprese italiane e
straniere, pubbliche e private che, in questi anni, hanno trovato nel contratto unico di settore lo strumento idoneo a garantire i diritti e le
tutele, in uno scenario caratterizzato dai processi di liberalizzazione e privatizzazione con conseguenti trasformazioni alla gestione
imprenditoriale del settore, contraddistinto da aggregazioni societarie, concentrazioni vantaggiose degli operatori più forti, presenza in progresso di società estere.
“Un rinnovo difficile, 15 mesi di lunghe trattative e 20 ore di sciopero, ma oggi c’è soddisfazione” sottolinea Salvatore Martinelli della segreteria
provinciale Filcem/Cgil. “I lavoratori hanno compreso che si è realizzato l’obiettivo della piena
tutela del salario reale e si è arricchita la normativa contrattuale sulle tutele e le garanzie in tema di continuità occupazionale, sicurezza degli
impianti e qualità del servizio, in particolare con l’introduzione della cosiddetta clausola sociale che consentirà di tutelare l’occupazione e
garantire l’applicazione del contratto nei casi possibili di cambio nella gestione delle reti di gas, in relazione ai processi di costituzione dei
gestori unici dell’acqua e di acquisizione tramite gara della concessione di distribuzione del gas”.
Sindacati e Aziende invieranno a breve un “avviso comune” alle Istituzioni (ministero dello Sviluppo Economico, ministero degli Affari Regionali e
Autonomie locali) per tradurre la “clausola sociale” in normativa di legge.

Il contratto prevede per la parte economica, due aumenti temporalmente ravvicinati, il primo di 40 euro al 1/3/2007 ed il secondo di 65 euro al
1/5/20007 sul parametro convenzionale 153. Il periodo pregresso è coperto da “una tantum” di 662,00 euro.
In materia di orario di lavoro è confermata a 38,5 ore settimanali la durata contrattuale, nel quadro di un sistema normativo che garantisce le
38 ore settimanali alla stragrande maggioranza dei lavoratori. Recepita anche la nuova legge sugli orari (n.66/2003), con deroghe per le attività
di emergenza e in specifiche condizioni.

Migliorata la normativa in tema di appalti, prevedendo il mantenimento delle attività proprie del ciclo produttivo. Stabilito l’impegno a definire
un sistema di contrasto al lavoro irregolare con apposite norme nei contratti di sub-appalto.

Vengono arginate le precarietà introdotte dalla legge 30/2003, privilegiando i contratti di inserimento e l’apprendistato – prima di
attivare nuovi contratti di apprendistato, occorre aver mantenuto in servizio almeno l’82% di quelli precedenti – contrattando quantità, tipologie e gestioni dei rapporti di lavoro “atipici” per trasformarli a tempo indeterminato. Agevolato anche il part-time.

E’ prevista la costituzione dell’Osservatorio nazionale sulla salute, sicurezza e ambiente, nel quale saranno sempre più valorizzate le buone
pratiche aziendali. Per la formazione, inseriti anche gli aspetti di protezione ambientale oltre ad essere confermate le ore a disposizione.