Più ombre che luci nei confronto sui bilanci comunali 2007 che si sono svolti in questi mesi fra Cgil, Cisl, Uil e le Amministrazioni comunali del
Frignano.

A denunciare scelte non condivisibili di aumento della pressione fiscale e la mancanza di una vera concertazione sono proprio i Sindacati, che
criticano innanzitutto il metodo adottato da gran parte delle Amministrazioni comunali di informare semplicemente le Organizzazioni
Sindacali, rendendo impossibile una seria concertazione delle politicheeconomiche dei comuni e un serio contributo alla discussione sulla costruzione dei bilanci preventivi.

I Sindacati si sono dichiarati contrari all’aumento dell’addizionale Irpef, sia perché si tratta di una leva fiscale di per sé iniqua per mancanza di
progressività (grava allo stesso modo sui redditi alti e su quelli bassi), ma anche a fronte della medesima decisione assunta dalla Regione di
aumentare l’addizionale, i cui effetti positivi in parte si riverseranno sui Comuni in termini di maggiori finanziamenti. I bilanci dei comuni che prevedono aumenti d’imposta, annullano e in
qualche caso peggiorano gli effetti positivi di redistribuzione previsti in questa Legge Finanziaria verso i redditi di pensionati e lavoratori dipendenti.
Ai comuni del Frignano che hanno aumentato le imposte, Fanano e Pavullo, è stato chiesto a più riprese di rivedere la decisione, ma la risposta è
stata negativa.

Cgil, Cisl e Uil hanno evidenziato la necessità di intervenire sul versante della spesa, puntando sulla riorganizzazione della macchina comunale e sul contenimento dei costi istituzionali e della politica, favorendo decisamente l’attivazione di forme associate dei servizi sociali e amministrativi.
Occorre però dare atto che – pur sempre in carenza di un vero metodo concertativo – in alcuni comuni, Sestola, Serramazzoni, Montecreto e Lama Mocogno, non si registrano per il 2007 aumenti della pressione fiscale e delle tariffe, e in almeno due comuni Pievepelago e Fiumalbo vi è una riduzione delle imposte comunali.

Nei prossimi mesi si avvierà il confronto a livello di distretto, previsto per legge, sul fondo per la non autosufficienza, dal quale confluiranno
risorse messe a disposizione dalla Regione anche per la zona del Frignano. Cgil Cisl Uil di zona sono, come sempre, disponibili a dare il proprio
contributo sulle politiche economiche e sociali del distretto, purché si imposti il confronto su una seria possibilità di discussione e che metta in
condizione il sindacato di incidere sulle scelte. Evitando la regola della semplice informazione.

Cgil Cisl e Uil del Frignano nel ribadire la netta contrarietà all’aumento di tasse a livello locale, non rinunceranno ad esprimere questa convinzione,
in tutte le sedi e tra i lavoratori, non escludendo a priori il ricorso a nuove iniziative di protesta.