Andrea Leoni, del gruppo di Forza Italia, ha presentato un’interrogazione nella quale pone una serie di interrogativi sui dati che riguardano la presenza di moschee e scuole coraniche in Emilia-Romagna, a partire da quanto emerso dalla 58esima relazione dei servizi segreti italiani elaborata dal Censis.

Da tale rapporto – riferisce Leoni- emergerebbe come l’insegnamento religioso praticato nelle moschee (696 sul territorio nazionale, contro le 351 registrate nel 2000) e nelle scuole coraniche (attualmente 158) sia oggetto di “analisi in relazione alla prevenzione delle zone grigie dove i reclutatori jiadisti godono di libertà di manovra, specialmente nella reislamizzazione in senso estremista di elementi naturalizzati”.

Il consigliere chiede alla Giunta: quante siano le moschee e le scuole coraniche presenti in ciascuna provincia della regione; se confermi che il numero è in costante aumento; se corrisponde al vero che la nostra è la regione italiana con il maggior numero di scuole coraniche e, in caso affermativo, le ragioni alla base di questo primato.
“Alla luce dei dati emersi dall’ultima relazione dei servizi segreti, è assolutamente necessario vigilare e garantire sulla legittimità delle attività svolte all’interno delle moschee e delle scuole coraniche” – rileva Leoni e, pertanto, sollecita l’esecutivo di viale Aldo Moro a porre in essere specifiche azioni in tal senso, sul territorio regionale, anche di concerto con il Governo nazionale e le amministrazioni locali.

Infine l’esponente azzurro, ricordando una sua precedente interrogazione relativa alle “contestate tappe, a Sassuolo e Bologna, della manifestazione di Islamic Relief” vuole sapere dalla Giunta: “se e quali azioni intenda porre in essere al fine di evitare che moschee e scuole coraniche presenti in Emilia-Romagna si trasformino in zone franche per estremisti che predicano l’odio religioso e l’estremismo contro la civiltà occidentale e contro la nostra società”.