Priorità agli interventi per adeguare le scuole alle normative in materia di sicurezza, agibilità, igiene e accessibilità, agli ampliamenti necessari per l’aumento della popolazione scolastica, all’adeguamento degli edifici alle nuove esigenze della scuola in seguito ai processi di riforma degli ordinamenti e dei programmi e alla razionalizzazione della rete scolastica sul territorio. Sono questi i criteri e gli indirizzi per l’edilizia scolastica contenuti nel programma triennale 2007-2009 presentati dalla Giunta e approvati questa mattina dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, con l’astensione dei cosniglieri di minoranza.


La Regione finanzierà gli interventi con uno stanziamento di 4 milioni di euro, ai quali si aggiungerà una cifra corrispondente di risorse statali e provinciali e comunali. Complessivamente si parla di una somma di circa 11 milioni di euro per il 2007.

“Con questo intervento straordinario – ha detto l’assessore regionale alla Scuola, Paola Manzini – l’Emilia-Romagna investe fortemente nella sicurezza degli edifici scolastici, nel miglioramento delle strutture e nell’adeguamento alle nuove esigenze degli istituti scolastici. Gli indirizzi e i criteri mettono in sinergia le risorse disponibili e definiscono un piano integrato che individua le opere da finanziare su programmi costruiti dalle amministrazioni provinciali insieme ai Comuni”.


La realizzazione effettiva degli interventi sarà subordinata ad una intesa tra ente attuatore, Regione e Stato, un patto per la sicurezza previsto dall’art. 1 comma 625 della L. 296/2006 che opera una verifica preliminare degli interventi.
Altri criteri di priorità previsti dal provvedimento sono la progettazione definitiva o esecutiva e l’immediata cantierabilità, l’assenza di vincoli o condizioni che pregiudichino il rispetto dei termini e delle condizioni previste dalla legge. Priorità sarà inoltre concessa ai Comuni di montagna e agli interventi ricompresi negli accordi quadro per lo sviluppo delle zone montane.
Per gli interventi di messa a norma la spesa minima ammissibile è di 150 mila euro, riducibili a 100 mila per i comuni montani, mentre per gli interventi edilizi è di 250 mila euro, 200 mila per i comuni montani.
Le risorse regionali e nazionali sono ripartite in quote provinciali, determinate per il 60% sulla base del numero di alunni iscritti alle scuole statali dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo nell’anno scolastico 2006-2007, e per il 40% in base al valore di sintesi degli indicatori MIUR riguardanti l’edilizia scolastica attribuito a ciascuna Provincia.

La combinazione dei due indici determina la seguente ripartizione: Bologna 20,38% (quota provinciale); Ferrara 8,04%; Forlì 10,12%; Modena
16,76%; Parma 10,13%; Piacenza 7,45%; Ravenna
7,84%; Reggio Emilia 12,08%; Rimini 7,20%.