“Il Comune di Modena per l’ospitalità di famiglie sfrattate presso alberghi della città ha speso 40mila euro nel 2006, contro 70mila del 2005 e 460mila del 2004. E’ un calo evidente motivato dal fatto che puntiamo sempre più a valorizzare innanzitutto le risorse parentali e ad utilizzare l’albergo solo in rari casi, tanto che non abbiamo convenzioni con gli alberghi, anche perchè si tratta di situazioni di emergenza che di norma si risolvono in pochi giorni. Stando ai dati di marzo 2007 sono a carico del Comune in alberghi della città sette nuclei familiari con diverse problematiche sanitarie o sociali”.

Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l’assessore Francesca Maletti, rispondendo a due interrogazioni distinte con cui Mauro Manfredini (Lega Nord) chiedeva conto delle spese relative al mantenimento di famiglie alloggiate presso alberghi a spese del Comune. Il consigliere, inoltre chiedeva spiegazioni su uno sfratto di una coppia di giovani con un figlio eseguito in febbraio che, a suo parere, poteva essere gestito in maniera diversa “evitando alla giovane coppia vergogna e imbarazzo, dato che l’assessorato era a conoscenza dell’esecutività almeno da dieci giorni. Il Comune poteva quindi individuare una soluzione temporanea, come già fatto in altre occasioni per famiglie di stranieri, alcuni dei quali sono stati mantenuti due anni in un albergo e poi hanno avuto anche un alloggio pubblico a loro disposizione”. L’assessore ha replicato ricordando a Manfredini che lo sfratto in questione riguardava una famiglia senza problemi che richiedessero l’intervento dei servizi sociali ed era motivato dalla morosità: “Noi abbiamo proposto un aiuto a fronte di un nuovo contratto di affitto – ha spiegato – proprio perchè per la legge le persone con morosità non possono accedere a residenze popolari”. In fase di replica Manfredini si è detto parzialmente soddisfatto, sottolineando però l’uso di “due pesi e due misure, visto che in altri casi si sono ospitati in alberghi – e per lunghi periodi – stranieri che avevano anche commesso atti vandalici nei confronti dei vicini di casa”.