Il primo passo verso la soluzione della crisi occupazionale Terim è stato fatto il 6 giugno scorso nell’incontro in Confindustria fra Fim, Fiom e Uilm modenesi, la Rsu dei vari stabilimenti del gruppo, la direzione aziendale e Confindutria.

L’accordo, che ha incontrato la piena soddisfazione in assemblea di tutti i lavoratori, ripercorre la traccia determinata nel primo incontro con il Prefetto, con una gestione condivisa e non forzosa degli eventuali esuberi.
Nell’accordo si è favorita la ricollocazione di un gruppo di lavoratori presso le aziende di conto-terzisti sul territorio modenese che acquisiranno parte degli impianti.
Viene riconfermata la mobilità volontaria ed incentivata come unico strumento di interruzione del rapporto di lavoro.
Tutti i lavoratori rimangono in forza fino alle ferie estive e non verrà attivato nessun ammortizzatore sociale prima del 1° settembre 2007.

Queste condizioni, da un lato, hanno fatto chiarezza sul prossimo futuro di azienda e lavoratori andando a fissare punti fermi, dall’altro, hanno permesso di trovare una mediazione per iniziare lo smontaggio degli impianti nello stabilimento di Soliera.
I contenuti di questa intesa sono stati portati a conoscenza, il giorno successivo, del Prefetto per fare il punto dello stato di avanzamento della vertenza in atto.

Pur consapevoli dell’importanza dell’intesa raggiunta, le Segreterie di Fim, Fiom e Uilm sono altresì consapevoli delle difficoltà che ancora permangono per giungere a un accordo complessivo.
Sono perciò già stati concordati incontri nelle prossime settimane per affrontare altri tre temi fondamentali: il piano industriale e lo sviluppo dell’organico, la tempistica della dismissione di alcune tipologie di prodotto, gli ammortizzatori sociali oltre alla mobilità incentivata volontaria da attivare dopo il 1° settembre.
Come sempre le soluzioni che scaturiranno dai prossimi incontri con l’azienda verranno portate all’approvazione dell’assemblea dei lavoratori.

(Le Segreterie provinciali Fim, Fiom, Uilm Modena)