“La Provincia sta seguendo la vicenda del Piano urbanistico di Sassuolo per le ricadute che può avere, ma l’unico ente competente su questo tema è il Comune di Sassuolo. Noi abbiamo fatto le osservazioni che ci competevano e ora siamo in attesa della risposta del Comune, se le recepirà non ci saranno problemi, se proporrà a sua volta delle controdeduzioni ci riprenderemo responsabilmente il nostro ruolo”.
E’ questa in sintesi la risposta dell’assessore provinciale alle Politiche urbanistiche Maurizio Maletti all’interpellanza proposta nei giorni scorsi in Consiglio provinciale da Claudia Severi, capogruppo di Forza Italia, in merito al Piano urbanistico di Sassuolo.
“Viste le numerose divergenze tra il testo del Regolamento urbanistico edilizio consegnato ai consiglieri comunali e quello definitivo depositato presso la Provincia – ha detto Claudia Severi – dobbiamo riflettere sulla stessa esistenza dell’atto. Non esistono in questo campo differenze solo formali e qualunque errore sia stato commesso deve essere corretto in Consiglio comunale”. La consigliera di Forza Italia ha poi chiesto se la Provincia intendesse approfondire nel merito le questioni di legittimità poste e come intendesse regolarsi per i provvedimenti di sua competenza.
Luca Caselli (An) ha affermato che “Sassuolo aspetta un piano regolatore da vent’anni e adesso arriva questo pasticcio. Un pasticcio di cui la Giunta dovrà rendere conto alla cittadinanza. Qui c’è qualcosa di grosso che non va e qualcuno ne dovrà rispondere: io mi auguro, ma mi sembra che le parole dell’assessore Maletti siano state già molto chiare, che non ci sia un soccorso da parte della Provincia al Comune”.
Giorgio Barbieri (Lega Nord) ha sottolineato che anche il Comune di Castelfranco ha problemi con il Psc: “Nella cartografia appare un’area verde in realtà c’è un Consorzio agrario in gran parte abusivo e nel merito la Provincia ha già detto al Comune di non procedere. Probabilmente l’autonomia dei Comuni va oltre le competenze indicate nello strumento urbanistico redatto dalla Provincia che invece dovrebbe poter entrare di più nel merito e verificare quelli che sono dei veri e propri guasti”.
“Qui non siamo di fronte a una responsabilità politica – ha replicato Claudia Severi – ma a un’irregolarità tecnica, un’illegittimità che si è tentato in tutti i modi di nascondere e che ha incrinato il rapporto fiduciario con i cittadini. Per questo chiedo alla Provincia di controllare bene il Comune di Sassuolo”.