Venerdì prossimo 22 giugno resteranno chiusi per sciopero gli uffici e i servizi comunali delle Terre di Castelli. Lo hanno deciso i sindacati Fp-Cgil, Fp-Cisl, Csa-Fiadel e Diccap-Sulpm, che hanno proclamato un’intera giornata di sciopero dei dipendenti dei Comuni di Vignola, Spilamberto, Castelnuovo, Castelvetro e Savignano, dell’Unione Terre di Castelli e dell’Azienda Servizi alla Persona “G. Gasparini” di Vignola.
“Respingiamo l’accusa, rivolta dal presidente dell’Unione Terre dei Castelli Roberto Adani, di non voler applicare i criteri concordati a suo tempo con le amministrazioni e voler tornare a un sistema basato esclusivamente sull’anzianità di servizio – affermano Anna Paragliola (Fp-Cgil), Roberto Melotti e Marianna Ferruzzi (Fp-Cisl), Paola Santi (Csa-Fiadel) e Federico Coratella (Diccap-Sulpm) – Sono state le amministrazioni a non aver applicato l’accordo firmato il 16 novembre 2005. Esse, infatti, non hanno fin da subito rispettato i tempi concordati per le valutazioni dei dipendenti: 31 gennaio 2006 per il 2005, 31 gennaio 2007 per il 2006». I rappresentanti sindacali ritengono che una valutazione individuale effettuata con oltre un anno e mezzo di ritardo abbia perso di affidabilità, in quanto è difficile tendere all’oggettività dei giudizi espressi; proprio per questo il succitato accordo prevede che “la valutazione deve essere espressa annualmente a prescindere dalle risorse che la contrattazione decentrata destinerà alla progressione economica orizzontale”.
Dunque ogni accusa rivolta ai sindacati di aver determinato il ritardo con una presentazione tardiva delle piattaforme rivendicative è smentita dal regolamento stesso. Per meglio chiarire il concetto, la proposta dei sindacati di utilizzare per l’anno 2005 la scheda di valutazione già compilata correttamente dai dirigenti, non viene accettata dalle amministrazioni se non a condizione di poterci rimettere le mani allo scopo di pilotare il risultato finale.
“Nonostante quanto attribuitoci da Adani, non intendiamo assolutamente mettere in discussione né la forma dell’accordo né i princìpi di valorizzazione della professionalità che lo hanno ispirato – assicurano Fp-Cgil, Fp-Cisl, Csa-Fiadel e Diccap-Sulpm – Ne chiediamo esclusivamente l’applicazione puntuale e integrale. Il nostro atteggiamento non è cambiato; è cambiato quello delle amministrazioni, che oggi pretendono di “interpretare” a proprio piacimento gli accordi sottoscritti e si arrogano il diritto di non rispettarli. Ricordiamo che siamo disponibili a concedere una deroga agli enti sulla valutazione 2006, purché venga completata entro il 30 giugno prossimo”.
I sindacati sottolineano che l’applicazione delle progressioni economiche non costa al cittadino un centesimo in più, in quanto esse sono finanziate con un fondo su cui confluiscono parte degli aumenti della contrattazione nazionale; costano invece ai cittadini vignolesi i nuovi lussuosi arredi del palazzo municipale. Fp-Cgil, Fp-Cisl, Csa-Fiadel e Diccap-Sulpm, riconvocati per domani – mercoledì 20 giugno -, si attendono passi in avanti da parte della delegazione di parte pubblica e una proposta che possa avviare a risoluzione la vertenza. Se l’atteggiamento di indisponibilità dovesse perdurare, tutto è già pronto per lo sciopero: la mattina di venerdì 22 giugno i dipendenti in sciopero dei cinque Comuni interessati, dell’Unione e dell’Asp sfileranno in corteo attraverso il centro di Vignola, con arrivo e comizio finale nel giardino del municipio.
Prosegue, intanto, da giorni il blocco del lavoro straordinario con l’indisponibilità da parte dei dipendenti a rinunciare ai riposi settimanali per sostituire gli eventuali colleghi assenti e a effettuare lavoro supplementare per iniziative specifiche, incluso l’allestimento di fiere e manifestazioni ricreative.