Sono oltre 80 i governi che hanno partecipato al processo di consultazione avviato dalle Nazioni Unite sul Trattato sul commercio delle armi. Lo ha annunciato la campagna Control Arms, promossa a livello internazionale da Oxfam International, Amnesty International e Iansa (Rete internazionale d’azione sulle armi leggere) e sostenuta in Italia dalla Rete italiana per il disarmo, come ricorda l’assessore provinciale Stefano Vaccari sottolineando con soddisfazione il risultato e l’adesione alla campagna da parte della Provincia di Modena e di tante associazioni modenesi.


La campagna è stata caratterizzata da una “foto petizione” per chiedere all’Onu, appunto, la definizione di un Trattato internazionale sul commercio degli armamenti. Lo scorso dicembre, con un “voto storico” giunto al termine di tre anni di mobilitazione, l’Assemblea generale dell’Onu ha dato il via ai lavori sul Trattato, approvando una risoluzione con 153 voti a favore, uno contrario e 24 astensioni.

Il commercio di armi – sottolinea Control Arms – è attualmente privo di regole globali. Il Trattato istituirebbe standard comuni che potrebbero salvare migliaia di vite umane e chiamare a rispondere del proprio operato coloro che commerciano armi in modo irresponsabile. I responsabili della campagna sottolineano anche come l’azione della società civile internazionale sia stata uno dei principali fattori del successo finora conseguito nel processo di preparazione del Trattato.

La campagna, infatti, ha coordinato oltre cento “Consultazioni popolari” nel mondo, Italia compresa, sollecitando i governi a presentare all’Onu i loro pareri. “L’insieme di questi pareri – spiega l’assessore Vaccari – costituisce un massiccio sostegno a un Trattato che protegga i diritti umani e lo sviluppo sostenibile e rafforzi la sicurezza regionale”. Terminata la raccolta di questi pareri, il Segretario generale dell’Onu istituirà un gruppo di esperti governativi che, nel 2008, inizieranno formalmente la stesura del Trattato.