Il Consiglio provinciale bolognese sostiene quanti si stanno adoperando perché l’Assemblea delle Nazioni unite adotti la risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali nel mondo.


Lo fa in un ordine del giorno presentato dai consiglieri Sergio Caserta, Vania Zanotti (Sd), Massimo Gnudi (Ds) Alfredo Vigarani (Verdi) Giovanni Venturi (PdCi) e Gabriele Zaniboni (Margherita) approvato ieri all’unanimità,.
Il documento sostiene che sia venuto a crearsi, grazie all’impegno del Governo e del Parlamento (italiano ed europeo) e di associazioni quali
“Nessuno tocchi Caino”, un contesto idoneo a consentire un risultato “epocale”.
“Una moratoria universale – propone l’odg – delle esecuzioni capitali stabilita dall’Assemblea Generale dell’Onu – in attesa dell’abolizione mondiale e totale – potrebbe salvare migliaia di condannati a morte, non solo quelli di cui tutti sanno e si preoccupano, ma anche gli
innominati e i dimenticati, i detenuti nei bracci della morte di regimi autoritari e illiberali che muoiono ammazzati nel silenzio e nell’
indifferenza generali”.

L’odg ricorda che la situazione nel mondo è “radicalmente e favorevolmente cambiata negli ultimi dieci anni: nel 1993 i paesi membri dell’Onu mantenitori della pena di morte erano 97, oggi sono 52.
Visto il momento particolarmente favorevole per l’affermazione di questo diritto alla vita, l’odg chiede ai sostenitori dell’abolizione della pena
capitale “uno slancio, in termini di impegno e di energie dedicate, massimo e decisivo, per impedire che sfumi questa importante occasione consapevoli che il raggiungimento di questo traguardo rappresenterebbe un sicuro
elemento di progresso verso la piena affermazione universale dei diritti fondamentali dell’individuo”.