Le nuove frasi sono state ritrovate martedì nel quartiere Barca, in una strada limitrofa a via De Carolis, dove il giorno prima una pattuglia della Digos di Bologna aveva rinvenuto scritte contro Biagi inneggianti le Br.
‘Onore a Mario Galesi’, ‘Nadia libera’ e ‘Biagi boia’: gli inquirenti sono convinti che siano state tracciate
dalla stessa mano e nello stesso giorno. Anche i questo caso, infatti, è stato usato un pennarello nero ed è stata aggiunta una stella a cinque punte.
Galesi è il terrorista ucciso nella sparatoria del 2 marzo 2003 su un treno, nei pressi di Arezzo, in cui morì anche il sovrintendente della Polfer Emanuele Petri; Nadia Desdemona Lioce, arrestata in quell’occasione, è tra gli esponenti principali delle nuove Br.
Sull’episodio la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo a carico di ignoti, affidato al procuratore capo Enrico di Nicola e al sostituto Paolo Giovagnoli, ipotizzando i reati di istigazione a commettere reati e apologia di terrorismo.
In merito alle scritte inneggianti la liberazione dei brigatisti rossi, autori dell’omicidio di Marco Biagi, il
Consiglio del Quartiere Reno, nella seduta del 10 luglio scorso, ha approvato un ordine del giorno in cui “condanna gli scellerati autori di tale vile gesto ed esprime la più totale solidarietà alla famiglia Biagi, ribadendo la più ferma contrapposizione a posizioni ideologiche folli e al di fuori di tutti i percorsi democratici costituiti”.