Il controllo dei limiti di velocità lungo viale Barozzi sarà intensificato grazie all’utilizzo di apparecchi di rilevazione mobili, superando così la difficoltà legata alle norme attuali del Codice della Strada che impediscono nelle cosiddette “strade urbane di quartiere” – come lo stesso viale Barozzi – l’installazione di autovelox fissi.


Lo ha dichiarato l’assessore alla Polizia Municipale Gualtiero Monticelli, rispondendo in sede di Commissione consiliare ad un’interrogazione – poi trasformata in interpellanza – con cui Achille Caropreso (Indipendente) ricordava di aver “visto di recente sfrecciare una Porsche in viale Barozzi ad una velocità senz’ altro non inferiore ai 130/150 Km”, evidenziando che questo episodio non fosse altro che “la punta dell’iceberg di una lunga serie di intemperanze, eccessi di velocità e violazioni di ogni sorta che da anni si verificano lungo viale Barozzi”, sino ad ipotizzare vere e proprie gare motociclistiche tutte le sere a partire dalle 19.

Il consigliere chiedeva quindi i motivi per cui non vengano installati gli autovelox lungo il viale, ma anche le ragioni per cui “i passaggi pedonali, che pur esistono, non vengono trasformati in passaggi pedonali al contempo dissuasori di velocità, per fare insomma qualcosa per colpire gli arroganti del volante che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini”.

Monticelli ha ricordato che l’attuale normativa per quel tipo di strade non consente l’installazione né degli autovelox fissi, né dei dissuasori di velocità. In particolare – ha ribadito l’assessore – “stante la situazione dei sensi unici della zona, la strada riveste caratteristiche di percorso preferenziale per il transito dei mezzi di soccorso e di emergenza ed è percorsa dal trasporto pubblico in entrambi i sensi di marcia. Per tali motivazioni, e per la conformazione della strada, non è possibile installare dei rallentatori di velocità, come citato dall’articolo 42 del Codice della Strada, che prevede che i dossi artificiali possano essere installati solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc. Inoltre ne è vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.
L’ampiezza della strada, purtroppo, nonostante le interruzioni semaforiche induce qualche sconsiderato conducente ad una condotta di guida pericolosa – ha concluso Monticelli – L’unica soluzione possibile, salvo eventuali future modifiche alla viabilità, è quella di intensificare i controlli , anche con l’ausilio di strumenti mobili di rilevazione della velocità. Sarà pertanto mia cura sollecitare a questo fine il Comandante della Polizia Municipale”.

Dopo la risposta di Monticelli è intervenuto Dante Mazzi (Forza Italia) che ha dichiarato che “mancano risposte concrete. Lei – ha detto rivolto all’assessore – parla di maggiori controlli, che però non si vedono, c’è latitanza. I vigili si vedono solo mentre fanno le multe per divieto di sosta, che è più semplice rispetto al compito di dover fermare qualcuno che sfreccia a velocità esagerate”.

Mazzi, inoltre, ha lamentato la mancanza di una segnalazione adeguata dei passaggi pedonali, condizione che mette a rischio l’incolumità dei pedoni. Caropreso ha quindi ripreso la parola dichiarandosi soddisfatto della risposta di Monticelli, auspicando che il passaparola tra gli automobilisti sulla presenza degli autovelox in viale Barozzi possa indurli ad una velocità entro i limiti fissati per legge.