Il Servizio Accoglienza Disabili dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia continua nella sua battaglia a favore di una migliore ed effettiva integrazione degli studenti universitari disabili nella vita del mondo accademico. E’ di questui giorni la propria adesione alla campagna “1million4disability” promossa dall’European Disability Forum, che si pone l’obiettivo di raccogliere un milione di firme, nei paesi dell’Unione Europea entro il 30 settembre 2007, per ottenere una normativa europea più incisiva che tuteli la vita dei ragazzi disabili, integrandoli in un sistema accademico e sociale fatto di vere pari opportunità.


La raccolta firme, che ha visto il coinvolgimento dei delegati di facoltà alla disabilità, dei Presidi di facoltà e dei ragazzi diversamente abili iscritti all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, è estesa a tutto il personale docente ed amministrativo, agli studenti ed a chiunque desideri sostenere, con una semplice firma, l’integrazione, nella vita accademica, scolastica e lavorativa, degli studenti portatori di handicap.

Chi fosse interessato potrà scaricare il modello, sul quale apporre una firma autografa, dal sito 1million4disability, e recapitarlo all’ufficio Servizio Accoglienza Disabili (via Vignolese, 671) a Modena dalle ore 9.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì oppure rivolgersi direttamente a questo ufficio (tel. 059 413716) e richiedere di poter aderire all’iniziativa.

Con questa iniziativa l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che è da anni all’avanguardia nei servizi offerti ai disabili, dimostra di volere continuare a garantire, con un servizio permanente e personale strutturato, l’apprendimento e l’integrazione dei ragazzi diversamente abili all’interno dell’Ateneo, potenziando i servizi: tutor personali e aule informatiche con supporti per superare i deficit fisici ed il superamento delle barriere architettoniche.

Il numero degli studenti universitari iscritti all’Ateneo modenese-reggiano con deficit psico-motori è passato dai 23 seguiti nel 2003 agli attuali 148, senza considerare studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e con altri deficit non certificati, quali la dislessia, ma ugualmente assistiti dalla presenza dei tutor.