Nei sedicimila agriturismi italiani si prepara un
Ferragosto all’insegna della buona tavola e del relax all’aria aperta per quasi centocinquantamila ospiti, in aumento del 10%.


Lo stima la Coldiretti sottolineando che, per la prima volta, il giro di affari del settore dovrebbe raggiungere a fine anno il valore di un miliardo di euro, per effetto sia di un aumento della domanda che dell’offerta.
Gli agriturismi – sottolinea l’Associazione – si sono attrezzati e hanno messo a disposizione anche spazi all’aria aperta per tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama questo tipo di vacanza itinerante, e in molti casi è offerta ospitalità anche agli animali domestici. Equitazione, tiro con l’arco, trekking, visita a percorsi naturalistici e archeologici o
semplici passeggiate nella natura sono alcune delle attività gettonate dagli ospiti che però in maggioranza preferiscono ‘oziare con le gambe sotto il tavolo’ assaggiando i prodotti tipici della casa.
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Tra gli antipasti i più richiesti sono la
caponata di melanzane tipicamente siciliana, le frittole di maiale, ciccioli simili a quelli emiliani che i calabresi mangiano a Ferragosto. Come primi – continua la Coldiretti – gettonatissimi sono la pastasciutta al sugo di papera, un cavallo di battaglia dell’Umbria nella festa più calda dell’anno, gli zitoni di ferragosto, un particolare tipo di
pasta caratteristico della Costiera Amalfitana condito con pomodori freschi e secchi, la ciardedda, una zuppa fredda a base di friselle, peculiare piatto salentino, la più nota panzanella, un altro ‘must’ dell’estate toscana o ancora la
pasta al pesto pantesco a base di capperi dell’isola di Pantelleria, pomodoro, aglio, prezzemolo, olive e olio extra vergine d’oliva. Come secondi, invece, il coniglio all’ischitana o il coniglio alla cacciatora tipico dell’Isola del Giglio. E per chiudere la tradizione, Coldiretti consiglia la pesca al vino che raggiunge la perfezione se preparata con
pesche a pasta bianca dell’Emilia Romagna immerse nel vino, da consumare ben refrigerato.

Tra i clienti degli agriturismi, non mancano gli stranieri (25%) e i giovani (55%) con età compresa
tra i 18 e i 35 anni, grazie ad un notevole miglioramento del settore, che è in grado di offrire servizi diversificati tra loro che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità, ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell’avventura.