Dalla storia dell’arte ai corsi enogastronomici, dalla letteratura all’economia politica, dalle lingue straniere alle tecniche pittoriche. E poi ancora teologia, storia locale, fotografia, cinema, fino a internet e alle tradizioni etniche.

Sono solo alcuni dei circa 400 corsi previsti dalle cosiddette Università della terza età alle quali la Provincia di Modena nelle scorse settimane ha messo a disposizione un contributo di oltre 31 mila euro per le attività del 2007 nell’ambito di un Piano che, appunto, assegna la priorità a tematiche come la diffusione della cultura scientifica, linguistica e letteraria, anche attraverso l’uso di strumenti multimediali.

Privilegiate anche le attività per favorire l’inserimento delle persone anziane nel contesto sociale e culturale di residenza, le iniziative per l’educazione alla multiculturalità e gli interventi per conoscenza di metodologie per il mantenimento del benessere psicofisico.

Gli iscritti ai corsi hanno la possibilità di ampliare, a distanza di anni, le proprie conoscenze e di allargare la loro azione sociale al territorio. Non sono utenti passivi, ma frequentano i corsi e partecipano alle diverse attività educative dedicando loro molto del tempo libero e della loro professionalità. Il contributo non supera mai il 50 per cento della spesa ammissibile per ogni corso.

I finanziamenti sono stati assegnati a 11 associazioni distribuite sul territorio modenese: sei con sede a Modena (Università “Natalia Ginzburg”, associazione culturale “L’incontro”, associazione “Cultura e vita”, circolo culturale “Arte e Pensiero”, Università per la Terza età, Università popolare “Amici di Rubbiara per l’università popolare”), una a Carpi (Movimento terza età “Università Mario Gasparini Casari), una Mirandola (Università dell’Età libera), una a Finale Emilia (Università della Terza età e del tempo libero), una a Fiorano (Forum Ute) e una a Vignola (Università Libera età “Natalia Ginzburg”).