Come noto, da qualche giorno, le pattuglie della Polizia, in normale servizio di controllo,
salgono anche sul bus, ovvero sulle linee considerate più a rischio che passano per il centro città: la 13, la 14, la 19, la 20, la 25 e la 27.


In sostanza – spiega la Questura sottolineando che non si tratta di una scorta, ma di un servizio deciso anche in un momento particolare della città,
dove gli autobus sono più vuoti e con più anziani – la pattuglia a campione va alle fermate dei bus: un agente scende per il controllo, si intrattiene per tre, quattro fermate sull’autobus per verificare che sia tutto regolare, poi scende e viene recuperato.

La misura, entrata in vigore a Ferragosto nell’ambito del piano concordato tra Questura e Atc per prevenire aggressioni agli autisti dei mezzi pubblici – due dei quali vittime di recente di episodi con siringhe – sta dando i primi risultati. Ai controlli non è stato comunque segnalato finora nulla di irregolare.

Se i cittadini gradiscono – in una città dove il degrado è ancora un problema – i sindacati che discutono con l’azienda dei trasporti pubblici di sicurezza, ritengono comunque che per la migliore soluzione per garantire maggiore sicurezza agli autisti dei bus, soprattutto a quelli in servizio di notte, sia la chiusura dei posti guida, ovvero la realizzazione di una protezione in grado di tenere lontano i malintenzionati da chi guida i mezzi. Per lunedì è fissato l’incontro in Prefettura tra i responsabili dell’Atc e i sindacati per dare risposte concrete al problema della sicurezza: se non saranno ritenute valide, la minaccia è quella di uno sciopero che verrà attuato nei primi giorni di
settembre.