In risposta a quanto affermato dalla consigliere Claudia Severi vorrei innanzitutto ribadire la mia fiducia nelle istituzioni e in chi le rappresenta; è tale fiducia che mi ha spinto ad impegnarmi nella politica. Mi spiace che sia proprio un rappresentante di esse a fomentare continui sospetti sul loro operato in un periodo questo nel quale la politica e i politici registrano il minor gradimento da parte dei cittadini.

Invito la signora Severi a rileggere le mie parole nelle quali non troverà arroganza (a meno che non vogliano essere strumentalizzate). Come ho già affermato, ribadisco che la continuità culturale credo sia data dalla non chiusura dell’attività del teatro per la prossima stagione indipendentemente da quale sarà il direttore artistico (polemica nella quale non tornerò ad entrare); ovvio che la qualità proposta dovrà almeno eguagliare quella della gestione precedente, ma tale fattore non è ad oggi valutabile.

Credo per questo non sia arroganza apprezzare il lavoro dell’amministrazione in tempi ristretti e con la responsabilità forte e più che mai improrogabile di evitare la chiusura del teatro Carani e di aver piena fiducia nelle motivazioni che l’hanno indotta alla scelta. Fare cultura è una delle priorità attraverso cui una città progredisce, si aggrega e si sviluppa; è solo avendo a cuore il bene della nostra città e non cercando il modo di creare polemica e confusione in ogni situazione strumentalizzandola, che la politica tornerà ad avere un posto centrale nella vita della comunità.

Rispettando il ruolo di ciascuno, credo che per la riuscita di una buona commedia non c’è bisogno solo del talento del protagonista, ma anche dell’impegno di tutta la compagnia.