Fahrenheit 451 è la temperatura a cui i libri bruciano meglio. Ed è anche il titolo del celebre romanzo di fantascienza dello scrittore americano Ray Bradbury, che sarà portato in scena, nella riduzione teatrale firmata dall’autore, sabato 15 settembre alle 21.30 nella piazza Pomposa di Modena nell’ambito del Festival filosofia sul sapere.

Nel testo teatrale, interpretato da Pandemonium Teatro per la regia di Lisa Ferrari, Bradbury ambienta la storia in un’ipotetica società del futuro nella quale leggere un libro – qualsiasi libro – é considerato un delitto gravissimo, tanto che i vigili del fuoco hanno il compito di bruciare tutti i volumi ancora esistenti.

Ma mentre i “normali cittadini” apparentemente felici trascorrono il tempo davanti a gigantesche pareti televisive, una minoranza di ribelli escogita un modo geniale e poetico di conservare la memoria di ciò che nei libri è scritto. Con grande valore etico, Bradbury ammonisce sui pericoli che corre una società massificante nella quale nessuno deve eccellere e nessuno deve diversificarsi dagli altri. Una società che usa la televisione per sopire le coscienze, livellare le intelligenze, travisare la realtà e che brucia i libri perché portatori di idee individuali, opinioni personali, sentimenti privati (“dietro ogni libro c’è un uomo!”) e perciò fonte di discussioni e diverbi.

La messa in scena pone l’accento sulla “pericolosità” dei libri, nel senso che: leggere non è mai un atto neutro, porta con sé cambiamenti, nel bene o nel male. Tutti i personaggi della storia vengono a contatto almeno con un libro e tutti ne sono profondamente colpiti poiché provano amore o odio, smarrimento o disprezzo, curiosità o paura.