Quale significativa appendice delle iniziative promosse in occasione della ottava Giornata europea della cultura ebraica, giovedì 6 settembre andrà in scena lo spettacolo di SS9teatro ‘Soluzione Finale‘ tratto da “In quelle tenebre” di Gitta Sereny, ideazione e regia Franco Brambilla, consulenza drammaturgica Giovanna Guaitoli, con Roberta Biagiarelli e Filippo Plancher.

Lo spettacolo, promosso dagli assessorati alla Città storica e alla Cultura, è in programma alle ore 21 a Palazzo Ancini (via Farini 1). Ingresso libero. In caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo presso la galleria Parmeggiani.

Soluzione finale è la messa in scena dell’intervista di Gitta Sereny a Franz Stangl, sovrintendente di polizia dell’istituto di eutanasia dal 1940 al 1942, tratta da In quelle tenebre della stessa autrice. Franz Stangl fu comandante di Treblinka nel 1942-43. Nei mesi di aprile e giugno del 1971 acconsentì a farsi intervistare da Gitta Sereny per conto del Daily Telegraph Magazine nel carcere giudiziario di Dusseldorf dove era in attesa della sentenza di appello contro la condanna all’ergastolo. Sessantatre anni, alto, ben piantato, rilassato e controllato insieme, in prigione da quattro anni, trascorsi per quasi tutto il tempo in isolamento, poiché il Direttore del carcere temeva ritorsioni degli altri prigionieri nei suoi confronti. Era stato arrestato in Brasile dove viveva tranquillamente con la sua famiglia. Il lungo racconto ‘In quelle tenebre’ raccoglie integralmente l’intervista condotta dalla giornalista di origine viennese all’uomo di cui Simon Wiesenthal, il “cacciatore dei nazisti” diceva: “Se non avessi fatto altro nella mia vita che quello di catturare quest’uomo malvagio, non sarei vissuto invano”. Da questa drammatica testimonianza il regista Franco Brambilla ha tratto un dialogo denso e serrato, su una scena volutamente essenziale, che ricostruisce l’intera vicenda di Franz Stangl e dei tragici avvenimenti di cui fu artefice e protagonista, eventi e fatti circostanziati che rivivono nelle domande incalzanti di Gitta Sereny e nelle sue dolenti riflessioni.
Franz Stangl morì per un attacco di cuore diciannove ore dopo la fine dell’intervista.