La zanzara tigre da fastidiosa compagnia estiva a possibile problema sanitario. Nel corso dell’estate scorsa, infatti, si sono registrati in regione (soprattutto in Romagna) oltre 101 casi positivi al virus Chikungunya, malattia che ha un decorso benigno, ma che crea disagi notevoli a chi la contrae. Soprattutto, però, la preoccupazione è riferita alla prossima estate, quando la zanzara tigre riprenderà la fase riproduttiva, divenendo vettore ideale per questa forma virale: non esistono vaccini, l’unica strada è quella della prevenzione.


Gli interventi preventivi, perciò, vanno intensificati nella frequenza ed estesi nel tempo, con l’obiettivo di ridurre il più possibile il diffondersi degli insetti adulti e quindi dei potenziali veicoli della malattia. Per questo l’Amministrazione Comunale di Modena, in accordo con la Regione Emilia-Romagna, ha emesso una nuova ordinanza che ridefinisce, in parte, tempi e modalità degli interventi contro la zanzara tigre, ordinanza che ha, però, carattere sanitario e non più solo ambientale: punta, cioè, a prevenire un potenziale rischio per la salute e non più un semplice disagio, anche se, è bene ribadirlo, sul territorio comunale non risultano casi di infezione ed anche i 6 casi sottoposti ad accertamenti in provincia hanno dato esito negativo.
L’ordinanza in vigore dal 2004 conteneva già quasi tutte le indicazioni della Regione, quindi anche buona parte delle prescrizioni della nuova ordinanza che, di fatto, viene a rafforzare gli interventi (specie nelle aree cimiteriali), ed a sottolineare un nuovo problema, quello della possibile trasmissione di malattie attraverso la puntura delle zanzare. Insomma le azioni possibili di contrasto non cambiano, ma si evidenzia la necessità per tutti, enti pubblici e soggetti privati, di attuare gli interventi con rigore, attenzione e senso di responsabilità. Sono anche previsti controlli e sanzioni, ma quel che conterà sul serio sarà l’impegno della collettività nel suo complesso.
E’ stato quindi deciso di avviare un piano straordinario di interventi per il mese di ottobre, teso ad intensificare la lotta alla zanzara tigre sia in ambiente pubblico che privato: un nuovo “giro” di disinfestazione delle 50.000 caditoie presenti nelle strade, nei parchi e piazze pubbliche; azione di sensibilizzazione, con distribuzione di prodotti larvicidi, ai fiorai , ai gestori ed ai volontari che prestano servizio presso i cimiteri; possibilità per le strutture pubbliche (scuole, case protette e impianti sportivi) di accedere gratuitamente ai prodotti larvicidi; campagna informativa rivolta ai cittadini affinché adottino comportamenti in linea con l’azione di prevenzione, controllando e trattando opportunamente caditoie e ristagni d’acqua nelle aree di proprietà ed anche segnalando situazioni di particolare gravità sul territorio; interventi di sensibilizzazione di categorie economiche, oltre i fiorai, che potrebbero trovarsi particolarmente esposte (tanto ai controlli, quanto al rischio potenziale) come i gommisti, gli addetti alla rottamazione o responsabili dei cantieri edili. Tutti questi soggetti riceveranno una comunicazione specifica, così come per i gestori di orti, amministratori di condominio, responsabili di società sportive e di centri commerciali.
Tutto ciò andrà ripetuto ed intensificato il prossimo anno, quando dai primi di aprile si avvierà la campagna più importante, quella che potrebbe garantirci un’estate tranquilla, con meno fastidio e soprattutto meno rischio per la nostra salute.

Gli interventi attuati
L’azione di contrasto alla proliferazione della zanzara tigre si sviluppa sostanzialmente su due fronti: quello prevenzione (trattamenti antilarvali) e quello riduzione del danno (trattamenti sugli insetti adulti). Come sempre è l’azione preventiva a fornire i risultati migliori a patto, ovviamente, che si svolga in modo uniforme. In questo senso è stata riproposta la campagna informativa rivolta alle comunità ed ai privati, con particolare cura per le zone vicine ai cimiteri, agli orti ed ai grandi parcheggi privati.
TRATTAMENTO ANTILARVALE. Ai primi di maggio è iniziato il trattamento delle caditoie nelle strade, nei parchi e nelle piazze pubbliche del territorio comunale modenese. Come successione delle zone trattate, è stato seguito il programma dell’anno scorso, partendo da Modena est e proseguendo in senso orario nei quartieri S. Lazzaro, Buon Pastore, Villagio Zeta, Villaggio Giardino, Madonnina, Crocetta fino ad arrivare al Centro storico, zona trattata in data 25 maggio. Contestualmente sono stati eseguiti interventi analoghi nelle frazioni: Cognento, Baggiovara, Tre olmi, Ganaceto, Lesignana, Villanova, Albareto, S. Damaso e S. Donnino, Portile e Pagatine).
Particolare cura è stata messa nel trattamento dei luoghi di aggregazione quali piazze e parchi pubblici, e in particolar modo in quelle aree verdi a ridosso delle scuole come il parco di villa Ombrosa, Piazza Guido Rossa e parco 22 Aprile, che già nel 2006 erano state oggetto di varie segnalazioni di infestazione.
Dopo una prima fase di trattamento, nella quale non sono state riscontrate situazioni di particolare gravità, si sono presentati problemi di infestazione in alcune aree cittadine quali il parco di Villa Ombrosa, appunto, le strade laterali di via Vignolese (zona verde v. Zanoni, v. Pegli, Rapallo, Alberga, Portofino), Buon Pastore (v. Matarelli, v. Beato Angelico, v. Agnini) e il parco della Resistenza, zona Musicisti (v. Boccherini, v. Marenzio) e alcune zone del quartiere Madonnina a ridosso del cimitero S. Cataldo (v. J. Da todi, v. D’azeglio, v. Brunetto Latini) e poi ancora nella zona di Albareto (v. Dodi, v. Bertola) e nelle vicinanze del cimitero vecchio di Baggiovara.
Nonostante la cura e l’attenzione posta nel trattamento delle aree sensibili che già diedero problemi l’anno scorso, si è verificato come queste risultino ancora soggette a infestazione di zanzare, soprattutto in aree quali cortili e giardini privati. Nel corso del trattamento, infatti, si è evidenziato come persistano nelle aree private, pratiche e comportamenti che causano il proliferare delle larve, come sottovasi pieni di acqua e bidoni non coperti.
L’opera di sensibilizzazione, rispondendo a domande generali o richieste concrete, viene svolta anche attraverso sopralluoghi di operatori specializzati (indossano un giubbotto specifico) su segnalazione di enti o cittadini, ad oggi oltre 200. Anche questa operazione evidenzia l’importanza dell’informazione a fini preventivi. Agli iniziali 5 interventi previsti sulle circa 50000 caditoie (il quinto è stato effettuato il 27/28 settembre) si è aggiunto un ulteriore passaggio sui tombini stradali già iniziato in questi giorni. Il trattamento dei tombini viene eseguito con prodotti a base di regolatori di crescita che, nella concentrazione utilizzata, permette la copertura necessaria tra un passaggio e l’altro. Nel periodo da fine luglio ad oggi, visto il consistente numero di caditoie asciutte, si è preferito utilizzare il prodotto formulato in pastiglie: si attivano in caso di pioggia.
INTERVENTI CONTRO GLI INSETTI ADULTI. Sono state trattate tutte le scuole (nidi, materne, elementari e medie) alcuni giorni prima dell’apertura. Su richiesta dell’Ufficio scuola sono stati effettuati interventi mirati già da giugno nei giardini di alcune materne e nidi. In questi casi i sopralluoghi preventivi hanno evidenziato che comunque i problemi erano generati soprattutto dalle aree private confinanti. Per gli interventi “adulticidi”, che hanno un’efficacia ridotta nel tempo (circa 5 giorni), vengono utilizzati prodotti a base di piretro sintetico, insetticida che non deve venire a contatto diretto con le persone e che quindi richiede un impiego prudente, solo nelle ore notturne e solo in caso di infestazioni particolarmente gravi.
Per informazioni Ufficio Relazioni con il Pubblico – Comune di Modena Piazza grande, 17 tel. 059/20312 – e-mail.