Il consiglio comunale di ieri sera, 23 ottobre, ha sancito in particolare l’approvazione definitiva del Piano strutturale comunale, nella versione integrata dalle osservazioni della Provincia. Un atto importante, preceduto e seguito da diversi altri punti all’ordine del giorno.
Al punto 1 il consigliere di Alleanza Nazionale Luca Caselli ha chiesto conto al sindaco delle spese per pranzi e cene e delle spese di rappresentanza totalizzate dal primo cittadino e dalla giunta con eventuali ospiti anno per anno a partire dal 2004.
Inizialmente l’interrogazione includeva anche i dirigenti, ma lo stesso Caselli ha rettificato prendendo atto che questi ultimi godono secondo il contratto nazionale di lavoro di buoni pasto da consumare nei locali convenzionati di Sassuolo.
Quanto alle spese della giunta, il sindaco ha fornito alcuni dati complessivi, non divisi per singolo consumatore, calcolo che non è risultato possibile: per pranzi e cene dovuti a impegni durante il lavoro amministrativo o con ospiti istituzionali 4434 euro nel 2004, 9953 euro nel 2005, 6605 euro nel 2006, 2108 euro al 30 settembre 2007. Una media di 5700 euro l’anno.
Poi ci sono le spese di rappresentanza per la partecipazione del sindaco o di chi lo sostituisce a convegni, assemblee, cerimonie, gemellaggi: 8603 euro nel 2004; 6261 euro nel 2005; 6495 euro nel 2006; 1123 euro nel 2007. Complessivamente nell’intera legislatura fino a oggi 22.482 euro.
Il sindaco ha giudicato giustificabili e nei giusti parametri per una città come Sassuolo le spese sostenute.
Luca Caselli si è dichiarato non soddisfatto della risposta, in attesa di approfondire i dati forniti.
Al secondo punto il consigliere Caselli ha chiesto spiegazioni sullo stanziamento di 1260 euro per la partecipazione di un consigliere comunale insieme al gonfalone del Comune di Sassuolo, alla Marcia della pace Perugia-Assisi. Caselli ha anche chiesto conto del contributo versato per questa partecipazione all’Arci di Modena, giudicando la scelta e l’evento stesso “politicamente indirizzati”.
L’assessore Susanna Bonettini ha risposto che il Comune di Sassuolo, da diversi anni aderisce alla Marcia della Pace e alla Settimana della Pace che precede l’evento, con proposta di argomenti assolutamente trasversali quali i diritti umani, la povertà. Ha chiarito che fra i 527 enti locali che hanno aderito alla manifestazione se ne contavano anche di appartenenti al centro-destra, contestando quindi l’affermazione su una manifestazione di parte. Ha ricordato che la segreteria del sindaco ha inviato una mail a tutti i consiglieri, facendo presente la possibilità di partecipare e che uno solo ha dato la disponibilità, chiamato poi a sostituire l’assessore Bonettini, impossibilitata a partecipare, sia alla Conferenza Onu dei Popoli che alla marcia stessa. Il contributo all’Arci è stato versato per il viaggio in pullman, essendo l’unica associazione in provincia che organizzava un trasporto per Perugia. Infine le spese sostenute sono inferiori allo stanziamento, che è stato deciso in via prudenziale: comprensive di iscrizione alle manifestazioni e viaggio non solo del consigliere ma anche di due ospiti, un israeliano e un palestinese, che hanno partecipato ad alcune manifestazioni in tema a Sassuolo nella settimana precedente, ammonta a 437 euro.
Non soddisfatto della risposta il consigliere Caselli: contesto, ha detto, il contributo a un’organizzazione di parte per una manifestazione non condivisa; censuro le eventuali amministrazioni di centro-destra che hanno partecipato; risulterebbe, ha concluso, più condivisa una manifestazione anti-Prodi che una marcia per la pace.
Al punto successivo il consigliere Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto ha interrogato il sindaco a proposito dei mutui derivati, di cui si è molto parlato nei giorni scorsi con allarme lanciato anche da alcune trasmissioni televisive, per sapere ce il Comune di Sassuolo avesse contratto forme di finanziamento di questo tipo, che comportano particolari rischi di indebitamento. Il sindaco Pattuzzi ha condiviso la preoccupazione di Giovanardi, pur dichiarandosi nell’impossibilità di giudicare i casi delle singole aziende o dei privati che hanno scelto queste formule. Ha però rassicurato Giovanardi sul fatto che né il Comune di Sassuolo né la Sassuolo gestioni patrimoniali hanno mai contratto questo tipo di accordi finanziari e che normalmente non sono canali utilizzati dalla pubblica amministrazione.
Giovanardi si è detto soddisfatto.
Successivamente il consigliere Claudia Severi di Forza Italia ha interrogato la giunta sulla gestione degli Incontri degli autori 2007, uno degli eventi fiore all’occhiello delle Fiere d’Ottobre, ha riconosciuto la Severi, che stavolta hanno visto l’assenza di nomi nelle prime due settimane.
Secondo le informazioni raccolte, la Severi ha chiesto spiegazioni sulla possibile venuta del Cardinale Tonini per il 7 ottobre, che risulterebbe non approvata dalla giunta e sulla mancata sostituzione di monsignor Ravasi per il 14 ottobre, quando, ha detto il consigliere di Forza Italia, nell’atrio del Carani c’era invece un seggio elettorale per il Partito democratico. La cultura come Cenerentola, ha concluso Severi, avete preferito destinare risorse altrove.
Ha risposto l’assessore Carla Ghirardini, ringraziando prima di tutto per l’apprezzamento dato agli Incontri con gli autori di questi ultimi anni. Ha poi chiarito alcuni avvenimenti. Vista l’importanza degli ospiti, ha spiegato, i contatti si attivano molto prima, spesso un anno per l’altro. Così è stato per monsignor Ravasi, “prenotato” già nell’estate del 2006 dal curatore delle manifestazioni Roberto Armenia, che ha confermato la presenza per il 14 ottobre. Solo il 12 settembre 2007 un fax ha informato che in seguito all’importante incarico al Ministero della cultura della Santa sede, monsignor Ravasi annullava tutti i restanti impegni del 2007. Altro ospite contattato con largo anticipo per il 7 era Roberto Vecchioni, che aveva un libro in uscita a settembre; pubblicazione poi spostata a metà novembre e con essa il via agli incontri pubblici. Rita Levi Montalcini, contattata per venerdì 26 ottobre, ha annullato all’ultimo momento per motivi di salute.
Quanto a monsignor Tonini, era stato contattato per il 14, giornata del volontariato, ma aveva declinato per motivi di salute. Per il 7 ottobre è stato nel frattempo invitato a Palazzo Ducale, per l’apertura della mostra archeologica su Montegibbio, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, che ha regolarmente svolto il suo incontro con grande partecipazione. Il 28 settembre monsignor Tonini ha fatto sapere della sua disponibilità per il 7. Nel frattempo, oltre all’incontro di archeologia, era stata organizzata la messa solenne con la corale spagnola ospite nella chiesa di San Giorgio. Vista la concentrazione di troppi eventi importanti che avrebbero sminuito una presenza di rilievo come quella di Tonini, è stata riproposta al cardinale la data del 14 e vista l’impossibilità, è stato scelto di non organizzare l’incontro.
Gli inviti rivolti alle personalità risultate assenti, in particolare monsignor Ravasi e Vecchioni, sono stati mantenuti vivi per il periodo natalizio, con l’intenzione di creare altre occasioni culturali per quella stagione.
L’assessore Ghirardini ha confessato che la gestione degli incontri di quest’anno è stata un po’ sfortunata, viste le numerose eventualità capitate.
Insoddisfatta della risposta Claudia Severi, che ha ribadito lo scarso investimento a suo parere indirizzato nel 2007 alla cultura e alla principale manifestazione di ottobre.
A seguire il consigliere di Forza Italia Ugo Liberi ha chiesto spiegazioni a proposito degli incontri tenuti nei giorni scorsi con i cittadini sulla ristrutturazione di piazza Martiri Partigiani. Ha chiesto in particolare lumi sull’entità della spesa prevista, sulla permanenza dei parcheggi, sull’eventuale costruzione di un parcheggio sotterraneo, sulla ventilata presenza di piante e altre iniziative. Ha anche chiesto come mai non ci siano stati passaggi dei progetti in Commissione urbanistica.
Ha risposto l’assessore Sandro Morini, precisando prima di tutto che l’orientamento sui parcheggi prende le mosse dal Piano della Sosta approvato nel 2005, elaborato sulla base di rilievi statistici riguardanti la mobilità in centro. Si è rivelato che la saturazione dei posti auto è di poco superiore al 90 per cento nei giorni feriali, con punte vicine al 100 per cento nei giorni di mercato. Ha messo anche in evidenza due elementi rilevanti quali la carenza di posti auto per i residenti e la congestione dovuta alla ricerca di spazi. Il Piano della sosta ha indicato tre strutture interrate possibili, in piazza della Libertà, negli ex magazzini comunali, nell’area dell’ex ospedale. Ha stabilito inoltre che l’obiettivo di decongestione di piazza Martiri è importante ma da realizzare contestualmente al reperimento di altri spazi di parcheggio. Nel piano delle opere pubbliche sono già da tempo inserite le possibili opere in piazza Libertà e agli ex magazzini, per le quali sono stati anche svolti incontri con ditte private che potevano essere interessate alla realizzazione.
In questi giorni si tengono invece incontri di consultazione partecipata con i cittadini nei quali vengono raccolte idee e suggestioni per un restyling di piazza Martiri partigiani. Dopo ogni riunione si elaborano report che raccolgono tutte le opinioni espresse e che vengono inviati ai partecipanti con possibilità di modifiche o integrazioni e pubblicati sul sito del Comune di Sassuolo. Nei prossimi giorni le informazioni verranno rese pubbliche anche tramite affissione in una struttura comunale. Fra le idee che emergono diverse sono ovviamente contradditorie fra loro in quanto vengono da esigenze differenti di chi vive o lavora in piazza.
Nell’ultimo incontro l’architetto progettista ha proposto, sulla base delle indicazioni raccolte negli incontri precedenti, alcuni possibili scenari di ristrutturazione della piazza, con soluzioni in parte pedonalizzate, soluzioni intermedie e altre che contemplano minima perdita di posti auto. Fra le proposte anche una quinta alberata che servirebbe a mitigare l’impatto di alcuni edifici in contrasto con l’estetica della piazza.
Si tratta, ha chiarito ancora Morini, di una consultazione, cioè di ascolto e raccolta di proposte sulla base delle quali la giunta e il consiglio saranno chiamati poi a decidere. Non esiste quindi una previsione di spesa, mancando un progetto del tutto definito, anche se lo stanziamento per questa ristrutturazione è di 1 milione e 300mila euro.
Il consigliere Liberi si è dichiarato non soddisfatto per la risposta, troppo dubitativa e possibilista.
Chiesto il rinvio del punto 7 da parte del sindaco si è passati ai punti 8 e 9, discussi unitariamente in quanto consistevano nella Presa d’atto dell’intesa da parte della Provincia di Modena sul Piano strutturale comunale con approvazione della versione integrata e conseguente adeguamento del Regolamento urbanistico edilizio.
Il vicesindaco e assessore all’urbanistica Giovanelli ha illustrato l’atto. Il Piano era stato adottato, quindi erano state formulate le osservazioni dei cittadini e portate in consiglio le controdeduzioni con le necessarie modifiche, nel luglio scorso. Il Piano è stato poi sottoposto alla Provincia che ha fornito la sua intesa il 3 ottobre scorso, con tre osservazioni riguardanti un’area di San Michele che include una zona di frana giudicata dalla Provincia attiva; il tracciato di una strada di collegamento fra San Michele e Pontenuovo di cui la Provincia chiede una progettazione unitaria insieme al Comune di Sassuolo; un’area lungo l’asta del fiume Secchia che include lo spostamento di un azienda di autotrasporti e insiste sul tracciato previsto per la bretella autostradale. Dopo questo passaggio in consiglio comunale tutti i passaggi necessari per arrivare alla comunicazione in Regione e alla pubblicazione ufficiale del documento sono stati compiuti e quindi si potrà a breve entrare in regime di vigenza del nuovo documento di programmazione urbanistica del Comune di Sassuolo.
Il consigliere Menani della Lega Nord si è detto deluso dalle osservazioni della Provincia, in particolare dallo stralcio della strada di collegamento con san Michele, che a suo giudizio non ha un impatto ambientale tale da rischiare di non essere inclusa nella programmazione.
Claudia Severi di Forza Italia ha giudicato il Piano mal fatto e una sconfitta le modifiche richieste dalla Provincia, contestando d’altra parte altre osservazioni da parte dell’ente provinciale che non ha ritrovato nell’intesa finale.
Siamo presenti e faremo il nostro dovere fino in fondo per la città, ha detto il consigliere Usai dei Comunisti italiani, rimarcando invece l’assenza di alcuni consiglieri dai banchi della Margherita che dovrebbe confluire unitariamente nel Partito democratico.
Cavani ha sottolineato come la giunta abbia rispettato un impegno, tornando in consiglio con l’atto modificato dalla Provincia per sottoporlo a nuova votazione. Ha anche sottolineato che sulle tre osservazioni formulate verrà mantenuta grande attenzione per arrivare a soluzioni condivise.
Per Fulvio Bonvicini di Uniti per Sassuolo La Margherita si tratta di un atto importante perché permetterà di iniziare nuovi percorsi per la città. Bonvicini ha anche ammesso che sono necessari chiarimenti politici fra coloro che andranno a costituire il Partito democratico e che in parte sono risultati assenti al momento finale di un atto fondamentale.
Massimo Benedetti dell’Udc ha manifestato stupore per alcune promesse del Psc già disattese dalle osservazioni della Provincia. Sassuolo non riesce a farsi valere nelle sedi che contano e questo è un motivo per non condividere le scelte e per concludere il percorso intrapreso fin qua non votando a favore del Psc.
Nicola Caserta del Gruppo Misto ha espresso la sua soddisfazione per il passaggio finale del Psc e invitato la giunta a continuare senza modificare la rotta intrapresa finora.
I punti 8 e 9 sono stati mesi in votazione singolarmente raccogliendo l’approvazione di sindaco, Ds, Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Uniti per Sassuolo La Margherita. Contrari Rifondazione Comunista, Udc, Forza Italia e Lega Nord.
Rinviati i punti 10 e 11 per mancanza di parte della documentazione, è stato sottoposto al consiglio un ordine del giorno promosso da Claudia Severi a nome della Commissione delle elette della Provincia (gruppo che raccoglie tutte le donne elette nei consigli comunali del modenese) con cui si invita il consiglio comunale a modificare entro l’anno europeo delle pari opportunità l’articolo 24 dello Statuto (composizione della giunta) inserendo una norma anti-discriminatoria: “La composizione della giunta deve fare riferimento al perseguimento di una rappresentanza paritaria dei sessi e comunque non inferiore ad un terzo per ciascun sesso. La stessa norma antidiscriminatoria viene proposta anche all’articolo 30 comma 3 in merito alla nomina e designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni”.
Ruggero Cavani dei Ds ha sottolineato come la scelta di mettere in vincolo sia d’aiuto al processo di una maggiore presenza femminile, che indubbiamente contribuisce con una sensibilità diversa all’analisi degli argomenti di un consiglio.
Massimo Benedetti dell’Udc, pur condividendo la necessità di una maggiore garanzia alla partecipazione femminile alla vita pubblica, ha sottolineato come la quota prefissata risultasse invece all’opposto riduttiva, soprattutto fissando a un terzo una presenza che può sicuramente essere superiore.
Susanna Bonettini, assessore alle pari opportunità, ha dichiarato che pur comprendendo il discorso di Benedetti, per lunga esperienza nella materia, è consapevole che senza una quota il risultato non verrà ottenuto, sia perché il tema viene spesso considerato minore, sia perché le donne stesse hanno difficoltà ad accordare la loro partecipazione a causa dei tempi della politica, sfavorevoli alla figura femminile.
Anche Maria Cristina Vandelli, di Uniti per Sassuolo La Margherita, ha ammesso che il vincolo espresso è necessario per dare impulso a un’idea che comunque è ampiamente condivisa, tanto da manifestarsi sicuri dell’approvazione all’unanimità.
Mario Cardone, Gruppo Misto, ricordando il suo impegno per la partecipazione delle donne alla,politica, ha condiviso con Benedetti il discorso sull’inopportunità delle quote, trasformandolo in proposta di emendamento, lasciando nell’odg la proposta di rappresentanza paritaria ed eliminando la quota di un terzo.
Anche Fulvio Bonvicini, Uniti per Sassuolo La Margherita, ha giudicato la necessità di una quota minima come una sconfitta.
Favorevole il consigliere Caserta, Raffaele Lettieri dei Ds ha detto che pur non essendo femminista e non pensando al femminile riconosce la necessità d più donne in politica e si dice consapevole che potrebbero essere molte di più di un terzo, ma per raggiungere cifre superiori è necessario fissare un punto di partenza.
Claudia Severi ha concluso ricordando che l’impegno non è quello di fissare una percentuale che stenda un tappeto rosso alle donne, ma di facilitare la possibile collocazione di una donna capace e meritevole nel posto di un uomo non meritevole.
Anche Laura Bizzarri dei Ds ha giudicato la quota una necessità.
Alla fine della discussione i consiglieri Cardone e Benedetti hanno ritirato la proposta di emendamento e l’ordine del giorno è stato votato nella sua stesura originaria e approvato all’unanimità.