In merito alle accuse rivolte da esponenti della destra al sindaco Giorgio Pighi,
trasmettiamo una dichiarazione congiunta di Stefano Bonaccini e Giandomenico Tomei, segretari Ds e Margherita.


“Giorgio Pighi non ha bisogno di difensori d’ufficio. L’integrità morale, l’onestà intellettuale e la capacità professionale del sindaco lo mettono al riparo dalle accuse e ci dispensano dall’entrare nel merito di certe miserie. Null’altro da dire.
C’è però un aspetto più squisitamente politico in questa caccia allo scandalo (presunto) che ci piacerebbe mettere in rilievo. Mentre il centrosinistra lavora, con il Partito democratico, a una delle innovazioni più importanti del sistema
politico italiano, la destra – o perlomeno la sua parte più conservatrice e integralista – continua ad argomentare con il vecchio linguaggio del secolo scorso. E così accade che il consigliere Leoni di Forza Italia scomodi persino Gramsci per
rilanciare le fruste accuse di “ideologia di stampo comunista”, “conformismo dettato
dal pensiero unico”, “professori fedeli alla linea”, “propaganda settaria”. Retorica inutilmente aggressiva che non contribuisce affatto ad affrontare le questioni – quelle reali – a cui la politica è chiamata a rispondere di fronte ai
cittadini. Sarebbe auspicabile che la destra si svegliasse dal grande sonno e, per il bene del sistema politico, avanzasse proposte serie e costruttive, rendendosi finalmente conto che il Novecento è finito”.