Prosegue al teatro Cavallerizza di Reggio Emilia la quarta edizione del Festival dell’architettura, appuntamento dedicato alla riflessione sulla città e sull’architettura che coinvolge le province di Reggio Emilia, Parma e Modena sul tema del pubblico paesaggio. Il paesaggio come identità, come fattore attrattivo, come risorsa, come memoria; il paesaggio come luogo di incontro. Ma anche paesaggio come oggetto di responsabilità comune, come valore collettivo da tutelare.

Le tre città, unite da un protocollo d’intesa siglato lo scorso 12 ottobre per dare continuità all’esperienza del festival, sono impegnate in comuni percorsi di ricerca e progettazione legati allo sviluppo e alla qualità architettonica. Obiettivo comune è contribuire, attraverso un approccio interdisciplinare, ad approfondire e divulgare la cultura architettonica e coinvolgere nel dibattito sull’arte del costruire anche il pubblico dei non addetti ai lavori.

Domani, venerdì 30 novembre, la riflessione verterà sulla via Emilia in quanto strada, monumento, frontiera e fonte dell’identità emiliana. Sia la tavola rotonda su Progetto via Emilia. Espressioni e valorizzazione progettuale di un monumento in divenire (ore 14.30) che l’intervento di Giovanni Brizzi La via Emilia: dimensioni politico-militari di una via di frontiera (ore 16) apriranno la riflessione sul paesaggio emiliano e la principale arteria viaria della regione in preparazione della Giornata tributo via Emilia in programma il prossimo autunno. Il 19 ottobre 2008 un tratto di 88 chilometri di via Emilia, compreso tra Fidenza e Castelfranco, verrà completamente chiuso al traffico per una giornata di eventi, occasioni d’incontro, ma soprattutto riscoperta della strada consolare come luogo di centralità e comune appartenenza, come spazio su cui riflettere in termini di identità, usi e aggregazione.

Protagonista della giornata di domani sarà inoltre Gilles Clement, il paesaggista, agronomo, entomologo e progettista di fama internazionale, che per primo ha sollevato l’attenzione internazionale sul “terzo paesaggio”, ovvero tutti i “luoghi abbandonati dall’uomo”, come parchi e riserve naturali, grandi aree disabitate e aree industriali dimesse (in programma alle 17.30 con Le Jardin Planétaire face au Développement Durable: écologie vraie ou écologie marchande? – vedi scheda allegata). Alle 21 Joao Ferriera Nunes proporrà alcune riflessioni su Architettura del paesaggio.

La mattinata sarà invece dedicata all’esperienza delle scuole nazionali d’arte cubane. Queste saranno infatti al centro del progetto di ricerca Garatti, Gottardi, Porro. Storie di architetti: dal paesaggio Country club alle Scuole nazionali d’arte dell’Avana (alle ore 9.30) e della tavolo rotonda Scuole nazionali d’arte dell’Avana. Ricordi e prospettive del paesaggio di Cubanacán con Emilio Castro e David Bigelman (professore all’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Paris-Belleville) in programma alle 11 (vedi schede allegate).

La tre-giorni reggiana prosegue sabato 1 dicembre con ricco calendario di dibattiti, conferenze e tavole rotonde che, come ricorda l’assessore comunale all’urbanistica Ugo Ferrari “si inseriscono in un più ampio percorso di riflessione e lavoro sul binomio pianificazione urbana e qualità architettonica. A Reggio il festival è strettamente legato ad altre iniziative che stiamo portando avanti sul paesaggio e l’architettura, come la Biennale del Paesaggio, Fotografia Europea e la ricerca Scenari di qualità urbana che raccoglie in un volume vent’anni di progetti architettonici del nostro territorio. Stiamo inoltre coinvolgendo i giovani architetti reggiani in progetti di trasformazione della nostra città, come quello per il rifacimento di viale Umberto I e il bando per la riqualificazione delle frazioni”.

Il calendario degli appuntamenti reggiani comprende inoltre la mostra Paesaggisti in erba: studenti di architettura ridisegnano a mano spazi residui a Reggio Emilia disponibili in cartolina, realizzata in collaborazione con docenti e studenti delle facoltà di Architettura ambientale del Politecnico di Milano. L’esposizione, allestita nello spazio Km129 di piazza Prampolini 1/f fino al 10 dicembre (da martedì a venerdì 9-13 e 15-18, sabato e domenica 10-13 e 15-19), propone immagini e reinterpretazioni degli “scarti di paesaggio” quali bordi, retri di edifici, angoli dimenticati.

Il sito del festival (Festival Architettura), oltre a fornire informazioni sugli appuntamenti di Reggio, Modena e Parma, consente di seguire gli aggiornamenti delle ricerche e dei progetti in corso e le varie tappe in cui si articola il festival. Lo spazio è inoltre concepito come luogo aperto a coloro che intendono dare un contributo ai curatori delle ricerche attivate.
Gli esiti delle ricerche presentate nei prossimi giorni nelle città emiliane saranno oggetto di esposizioni e allestimenti nei mesi di ottobre e novembre 2008.