“A Modena stimiamo che i poveri siano circa il 15% della popolazione. Le nostre stime si basano su modelli oggettivi e su due diversi indicatori: il reddito disponibile e la condizione economica equivalente. Il divario tra ricchezza e povertà si è accentuato negli ultimi due anni, e crediamo che l’immigrazione sul nostro territorio, dai paesi stranieri ma anche dal sud, sia la principale causa di questo impoverimento. I modenesi del cosiddetto ceto medio, tendenzialmente, nonostante l’impoverimento, continuano a stare un po’ meglio che nel resto d’Italia”.

Così l’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione presentata da Baldo Flori di Modena a colori sul tema “redditi denunciati dai contribuenti modenesi”.

Flori ha presentato l’interrogazione ricordando: “il periodo del co-accertamento da parte di Agenzia delle entrate e Comuni, che spesso ha consentito di mettere in risalto situazioni di evasione” e ha continuato chiedendo: “vorremmo sapere che cosa pensa la Giunta comunale dei redditi 2005 denunciati dai contribuenti modenesi nel 2006 e pubblicati da un quotidiano nazionale. Ritiene credibili i dati ufficiali, secondo i quali 8000 modenesi dichiarano un reddito inferiore a 7500 euro e solo 2000 dichiarano un reddito superiore a 100.000 euro all’anno? Vorremmo sapere se gli 8000 modenesi che denunciano un reddito così basso, circa 625 euro al mese, rappresentano i nuovi poveri che non riescono a coprire l’ultima settimana del mese, oppure se si tratta di un dato parziale. Vorremmo inoltre proporre all’Amministrazione di analizzare questi dati nell’insieme per costruire le proprie politiche di welfare su basi più approfondite e non approssimative”.
L’assessore ha proseguito precisando che “i dati del Sole24ore rispetto ai redditi 2005 parlano in realtà di circa 5000 contribuenti con un reddito inferiore ai 7500 euro. Secondo le nostre stime, invece, i poveri sarebbero appunto circa il 15% della popolazione. Per definire la povertà ci siamo attestati a una convenzione, che definisce povero chi ha un reddito disponibile inferiore al 40% della media. Nel bilancio 2008 ci sarà una forte offerta di asili nido, perché abbiamo visto che quella delle famiglie con bambini è una delle forme più pericolose di povertà. Infine, ringrazio Flori per avere sollevato il tema dell’evasione fiscale. Purtroppo, prima di questo Governo non era stato fatto molto. Il Comune di Modena ha un protocollo d’intesa con Agenzia delle entrate e Guardia di finanza per indurre, ove possibile e opportuno, indagini su coloro che chiedono di beneficiare dei servizi”.

Flori ha replicato dicendo di non essere soddisfatto della risposta: “l’assessore ha abilmente collocato il tema dell’evasione fiscale nell’ultima parte della risposta, che è rimasta un po’ monca. Non credo che il Comune di Modena possa cambiare da solo i destini del mondo, ma mi sorprende che l’assessore non tocchi mai questo problema. Il fatto che abbiamo alti livelli di benessere non deve coprire l’esistenza di aree di illegittimità, scarso rispetto della legalità e mancato adempimento dei doveri di solidarietà sociale”.