E’ morta per anossia cerebrale conseguente ad arresto cardio-circolatorio la ragazzina calabrese di 13 anni morta il 29 dicembre per le complicazioni sorte dopo un intervento eseguito il 17 dicembre nell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna per correggere una forma congenita di scoliosi.
E’ questo il risultato dell’autopsia. L’esame autoptico non ha rilevato patologie evidenti che possano aver cagionato l’arresto. Una risposta in tal senso forse la daranno, nei prossimi giorni, i risultati dell’analisi dei prelievi dei tessuti.
L’intervento, dal punto di vista ortopedico, era stato eseguito correttamente.
L’inchiesta sul decesso, coordinata dal sostituto procuratore di Bologna Silvia Marzocchi, vede indagati con l’ipotesi d’accusa di omicidio colposo il chirurgo che ha compiuto l’intervento e l’anestesista.