Nel 2007 a Bologna il tasso medio di inflazione (che misura l’inflazione di carattere
strutturale, con riferimento ad un periodo di 24 mesi) è risultato pari all’1,8%: il valore
registrato nella nostra città è analogo a quello nazionale e inferiore a quello del 2006
(2,1%). Su base annua nel 2007 il processo di inflazione si è quindi mantenuto su valori moderati
(inferiori alla media europea); a partire dall’estate si sono però registrate anche nella
nostra città variazioni dei prezzi molto accentuate per alcune categorie di generi alimentari
e per i prodotti e servizi più direttamente legati alle quotazioni petrolifere.


Le motivazioni di questi aumenti (che hanno interessato tutti i paesi europei e la maggior
parte dei sistemi economici mondiali) sono state diffusamente indagate e sono legate a
fattori di natura internazionale.
Per effetto di queste tendenze il tasso di inflazione tendenziale (che misura la variazione
dei prezzi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) a Bologna è salito dall’1,5% nel
mese di agosto fino al 2,4% in dicembre.
In Italia il tasso tendenziale di inflazione a dicembre è risultato superiore a quello della
nostra città (2,6%) e anche in molte città italiane (tra cui Palermo, Cagliari, Napoli, Torino,
Roma, Milano, Bari e Trieste) si sono registrati valori di questo parametro superiori a quelli
di Bologna.
L’aumento dei prezzi nella nostra città si inserisce quindi in una tendenza nazionale ed
internazionale e si manifesta a Bologna con valori leggermente più contenuti della media
italiana ed europea.
L’attuale nota si propone di fornire ulteriori elementi di conoscenza su questo fenomeno,
analizzando i dati dell’Osservatorio prezzi Bologna riferiti al mese di dicembre 2007.

OSSERVATORIO PREZZI BOLOGNA
(dati relativi al mese di dicembre 2007)
L’Osservatorio contiene informazioni relative ai prezzi minimi, medi e massimi,
nonché le variazioni mensili ed annue per circa 200 prodotti (75 prodotti alimentari, circa
40 prodotti ortofrutticoli, 22 prodotti per la cura della persona, 34 servizi, 20 beni di varia
natura e 8 prodotti energetici). Sulla base di queste informazioni è così possibile seguire
mensilmente l’evoluzione dei livelli assoluti di prezzo di singoli prodotti e servizi (es.: pane,
latte, carne, benzina, ecc.).
L’esame dei dati dell’Osservatorio Prezzi riferiti al mese di dicembre 2007 evidenzia
la necessità di analizzare in particolare gli andamenti dei prezzi relativi al comparto
alimentare ed energetico, che hanno mostrato negli ultimi mesi una dinamica in forte
crescita.

1. Gli aumenti dei prodotti alimentari
La graduatoria delle variazioni annue dei prezzi dei prodotti alimentari inseriti
dell’Osservatorio relative al mese di dicembre 2007 conferma ulteriormente le tensioni già
manifestatesi negli ultimi mesi sui prezzi della farina e suoi derivati, dei latticini e anche
delle carni.
Al primo posto nella graduatoria degli aumenti annui troviamo infatti la farina (+22,4% rispetto a dicembre 2006) ed al terzo la pasta di semola (+15,7%); il pane, con una variazione annua pari al +6,9%, occupa la quattordicesima posizione e la pasta all’uovo (+5,3%) la diciottesima.
Al secondo posto si colloca il burro (+20,2%), ma anche il latte a lunga conservazione (+13,6%) e diversi altri prodotti lattiero-caseari sono presenti nella graduatoria (mozzarella +9,8%, latte intero fresco +7,4%, yogurt +7,3%, formaggio Asiago
+6,8%, formaggi fusi in fette e gorgonzola entrambi al +6,5%).
Per quanto concerne le carni, al quinto posto della graduatoria troviamo il petto di tacchino (+13,1% su base annua) ed al settimo posto il pollo intero (+11,4%), ma in aumenti significativi hanno interessato anche la carne di vitello (+8,4%), il pollo allo spiedo (+7,3%) e fra i salumi, la mortadella (+6,9%).

2. I rincari dei prodotti energetici
Altro comparto il cui andamento si riflette direttamente sull’inflazione, ma anche in
via indiretta su gran parte dei prodotti inseriti nel paniere, è quello degli energetici, su cui si
concentra l’attenzione a causa delle attuali quotazioni ancora elevate raggiunte dal prezzo
del petrolio.
Per i carburanti i dati relativi al mese di dicembre evidenziano aumenti su base annua di rilevante entità a causa dell’ulteriore forte aumento delle quotazioni del greggio registrate in quel periodo (benzine con tassi tendenziali annui in aumento del +11,9% e gasolio del +15,6%).

Per quanto concerne il gas il dato di dicembre non evidenzia variazioni rispetto al mese precedente, poiché le tariffe non hanno subito alcun ritocco; rispetto al mese di dicembre dello scorso anno la variazione si mantiene ancora su valori tendenziali negativi.
Sottolineiamo infine il forte incremento su base annua (+14%) del gasolio da riscaldamento.

3. Gli altri beni e servizi caratterizzati da aumenti significativi
Escludendo i prodotti alimentari e quelli energetici, tra i beni e servizi con le
variazioni annue più significative segnaliamo il detersivo per stoviglie a mano (+13%), le
lezioni di scuola guida (+12,6%), la fotocopia (+10%), il noleggio DVD (+9,8%), la lavatura
e stiratura di un abito da uomo ed il ginecologo (entrambi al +8,8%).

4. I beni e servizi con prezzi in diminuzione
L’Osservatorio ha registrato, come evidenziato dalla consueta graduatoria dei 20
prodotti/servizi con le diminuzioni maggiori qui sotto riportata, anche prodotti i cui prezzi
risultano in diminuzione rispetto a dicembre 2006.
Tra questi, oltre a quello del gas, troviamo diversi prodotti alimentari (es.: coniglio -3,7%, passata di pomodoro -2,4%, caffè decaffeinato -2,4%, omogeneizzati di carne -2,3%, tè -2,0%) e alcuni detersivi (detersivo per la pulizia della casa -4,0%, detersivo per biancheria delicata -2,8% ed il sapone liquido -1,3%).