L’assessore alle politiche abitative del Comune di Fiorano Modenese Francesco Tosi e il presidente di Acer Modena Vito Tedeschini hanno nei giorni scorsi scritto una lettera a chi abita in una “casa popolare” e non rispetta l’impegno di pagare il canone di affitto concordato.


La lettera è chiara; in essa Amministrazione e Acer comunicano la decisione di consentire un rientro graduale dal debito per morosità attraverso un sistema di rateizzazione concordato, studiato caso per caso, secondo una attenta valutazione delle condizioni soiciali di ciascuno. Ma se questo accordo non verrà puntualmente e totalmente rispettato, alla prima inadempienza, scatterà la procedura di sfratto esecutivo, senza alcun possibile rinvio.

“La lettera può sembrare eccessivamente dura e perentoria, con il pericolo di mettere in ulteriore difficoltà delle famiglie già in difficoltà, ma non è così – spiega l’assessore Francesco Tosi – Al contrario dobbiamo intervenire con giusta fermezza perché tutti i cittadini siano uguali di fronte alle regole che la comunità si è data. Il canone mensile per gli alloggi delle case popolari non è identico per tutti, ma proporzionato alla situazione economica di ciascuno e quindi tale da poter essere affrontato, anche se a volte con difficoltà. È assolutamente necessario che ciascuno faccia la sua parte e che ciascuno assolva i propri doveri: è necessario per un fatto di giustizia e per assicurare che l’impianto dell’edilizia residenziale pubblica stia in piedi.
I Servizi Sociali sono stati disponibili (e lo saranno sempre) ad affrontare eventuali problemi oggettivi che insorgano e che mettono le famiglie nella reale impossibilità di pagare, ma se vengono confermate le condizioni che hanno determinato il canone, questo deve essere pagato. Infatti chi ha avuto l’opportunità di vedersi assegnato un alloggio, riceve costantemente e giustamente dalla comunità un aiuto significativo su un tema vitale quale l’abitazione; non si tratta tuttavia di un diritto perpetuo e intoccabile, perché deve avere come contropartita che ognuno, secondo le proprie possibilità, assolva alle proprie responsabilità”.