Tre arresti in flagranza e tre ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite questa mattina dai carabinieri di Bologna al termine di un’operazione antidroga dei militari del Reparto operativo, coordinata dal procuratore aggiunto della Procura felsinea, Silverio Piro. In manette sono finiti A. L., detto lo zingaro, bolognese di 40 anni, R. B., modenese di 31 anni, e S. G., romena di 30.


Tutti, già noti alle forze dell’ordine, devono rispondere di spaccio e A.L. e la romena anche di sfruttamento della prostituzione perchè costringevano alla vita da marciapiede una ragazza romena che si prostituiva in via Emilia Levante, alla periferia del capoluogo emiliano.

Nel corso dell’operazione, che ha visto il coinvolgimento di 70 militari, un elicottero e l’unità cinofila, sono state eseguite pure 14 perquisizioni e una di queste è costata l’arresto di altre tre persone trovate in possesso di 400 grammi di hashish nel loro appartamento di via Lombardia.

Per questo in carcere sono finiti i fratelli G. e P. B. di 27 e 26 anni e il padre dei due: S. di 51.
Dagli accertamenti è emerso che a fornire la droga, circa un chilogrammo di cocaina al mese, era R.B. (in casa aveva 2.000 euro in contanti sequestrati) che solitamente la cedeva a A.L..

Da quest’ultimo poi la acquistavano padre e figli che verranno giudicati per direttissima domani.

Solitamente gli arrestati non parlavano mai di droga al telefono. Per loro la disponibilità della sostanza stupefacente veniva manifestata o spiegando di aver fatto la spesa o di avere della compagnia.

Al blitz di stamattina si è giunti dopo un lavoro cominciato nell’aprile dell’anno scorso su un giro di prostituzione. E sulla prostituzione sono attualmente in corso altri accertamenti sempre da parte del Reparto operativo.