Sulla mancata visita del Papa all’inaugurazione dell’anno accademico della Sapienza si è discusso ieri in Consiglio provinciale. Sull’argomento sono
stati presentati ben cinque ordini del giorno, di cui solo due sono stati approvati, quello del Partito democratico e quello dell’Italia dei Valori.


Il primo, “esprime rammarico per quanto accaduto” e ribadisce “che l’attività universitaria e la ricerca intellettuale richiedono un atteggiamento laico e libero da pregiudizi aperto al dialogo e al confronto tra idee e concezioni diverse, in una dialettica tanto più feconda quanto più rispettosa delle differenti posizioni e disponibile all’ascolto di più voci”. L’odg afferma inoltre “il valore della laicità come dimensione essenziale della politica, della scienza nonché della pacifica convivenza
civile”.
L’ordine del giorno del consigliere Lenzi (IdV) considera “la libertà di manifestazione del pensiero, affermata nella Costituzione e disciplinata dalla legge, un bene fondamentale”; ritiene che “la limitazione o riduzione
di tale libertà sia un grave errore sempre” e “si impegna a vigilare affinché in tutto il territorio provinciale tale libertà sia sempre
garantita nei fatti”.
Entrambi gli ordini del giorno sono stati così approvati: 14 voti favorevoli (IdV, Pd) e 13 contrari (FI; An, Rc, Verdi, PdCi, Sd); non ha partecipato al voto Sergio Guidotti, capogruppo di An.

Forza Italia e Alleanza nazionale (ad esclusione del capogruppo Sergio Guidotti che ha presentato un suo testo) in un documento che è stato
respinto, esprimevano “piena solidarietà a Papa Benedetto XVI per la sofferta rinuncia all’intervento previsto all’Università la Sapienza di Roma. Il clima creato da un gruppo di docenti e studenti – continuava l’odg – è un chiaro segno di intolleranza, ancor più grave perché avvenuto in un luogo deputato al confronto e al dialogo fra le diverse espressioni di pensiero”. Per questo nel testo si auspicava che “questo grave episodio non
interrompa comunque il dialogo fra il mondo cattolico e il mondo laico sui temi fondamentali relativi ai diritti dell’uomo”. Sergio Guidotti, dal
canto suo, “condanna quanto accaduto in occasione dell’apertura dell’anno accademico, come ogni altro evento in cui il dialogo e la tolleranza soccombono di fronte all’intolleranza e all’arroganza del dogmatismo”; nell’odg, anch’esso respinto, “si augura che ciò che è accaduto e di cui è stato vittima il Santo Padre, più che una sterile e pretestuosa polemica
diventi una tappa di riflessione sulla strada della libertà, le cui tappe sono il dialogo, la chiarezza , la tolleranza e il rispetto”.

Un altro odg respinto, presentato da Prc, PdCi, Verdi e Sd, “esprime apprezzamento per la decisione del Pontefice di non presenziare
all’inaugurazione dell’anno accademico, valutata l’inopportunità della visita”; condivide “il contenuto della missiva dei 67 docenti che hanno chiesto al Rettore di annullare la lectio magistralis di Ratzinger, allo
scopo di mantenere l’indispensabile distinzione tra fede e conoscenza”; considera infine “strumentali e offensive nei confronti del corpo accademico, degli studenti e dello stesso Pontefice, le asserzioni mirate a
rappresentare la Chiesa Cattolica come vittima di una coartazione della libertà di espressione”.