Riguardo al taglio degli alberi in via Crispi, oggetto di un’interrogazione e di articoli sui quotidiani, va ricordato le piante eliminate verranno sostituite, come da progetto presentato agli stessi residenti del quartiere in una riunione pubblica, alla presenza di giornalisti, con altri di dimensioni già importanti, altezza circa 9 metri.

Il progetto che riguarda via Crispi deve tenere conto di diverse esigenze, tra cui quelle dei residenti e dei pedoni, che si trovano ormai da tempo a percorrere marciapiedi gravemente dissestati e pericolosi a causa della crescita degli alberi, che con le radici hanno divelto la pavimentazione.
Come in altri casi si tratta di piantumazioni effettuate molti anni fa, con conoscenze dell’arredo verde urbano diverse da quelle odierne, e quindi troppo ravvicinate e di tipo inadeguato a una sede stradale.

In via Crispi oltre al dissesto dei marciapiedi più residenti hanno sottolineato anche la vicinanza alle abitazioni, con rami che finivano per entrare nelle finestre delle case, anche in questo caso perché il tipo di alberi ha uno sviluppo in ampiezza eccessivo.

L’amministrazione comunale tiene molto al verde cittadino, come dimostra del resto il saldo ampiamente positivo fra alberi eliminati e nuovi alberi messi a dimora, e sul verde ha un progetto complessivo e preciso, che include anche il rinnovo del patrimonio arboreo.

“Gli alberi – come ha ricordato in un articolo recente Biagio Guccione, docente di Architettura del paesaggio all’Università degli studi di Firenze – come le persone hanno una vita limitata e si schiantano al suolo senza preavviso quando la fine arriva, fra i 50 e gli 80 anni di età. Meglio allora cambiarli prima. Tenendo anche conto che gli alberi vecchi non catturano più anidride carbonica”, altro elemento di cui in una città con effettivi problemi ambientali, l’amministrazione deve tenere conto.

L’obiettivo del Comune di Sassuolo è aggiungere verde, infoltire il patrimonio arboreo in città, obiettivo che viene perseguito piantando ogni anno centinaia di nuovi alberi. Si evita invece la difesa precostituita di situazioni che presentano elementi di inadeguatezza e pericolosità.