«Le iniziative di formale disdetta degli accordi aziendali scaduti il 31 dicembre 2007, assunte da Emilceramica, Gruppo Ricchetti e Gardenia Orchidea, rischiano di generare forti tensioni sociali nel distretto delle piastrelle». Lo affermano i delegati di fabbrica della Femca-Cisl che, riuniti a Sassuolo, esprimono pieno appoggio alla posizione della Femca modenese su quanto sta accadendo nella discussione sui contratti integrativi aziendali.
«La disdetta degli accordi – afferma il documento approvato dai delegati Femca – è un’iniziativa incomprensibile che non ha precedenti nel distretto ceramico, mira a indebolire la contrattazione e rappresenta un attacco ai diritti e al salario dei lavoratori. Con questa operazione Confindustria Ceramica sta minando relazioni sindacali consolidate».
Oltre esprimere contrarietà per la firma di proroghe che di fatto allungano la durata degli integrativi, i ceramisti della Cisl dichiarano di non comprendere l’atteggiamento della Filcem-Cgil di Modena, accusata di aver assunta da sola la responsabilità di avvallare le scelte aziendali, direttamente come organizzazione o attraverso le proprie Rsu, senza un approfondimento unitario.
«Auspichiamo che sia possibile una ricomposizione in quanto – spiega la Femca – una complessiva posizione sindacale unitaria è la condizione necessaria per una migliore efficacia delle iniziative a tutela dei lavoratori ceramisti».
I delegati della Femca–Cisl si dicono pronti a organizzare una campagna di sensibilizzazione rivolta ai lavoratori e alle istituzioni locali a difesa della contrattazione aziendale, proponendo contenuti innovativi come richieste salariali legate a obiettivi di crescita dell’efficienza aziendale e l’autentica partecipazione dei lavoratori.
«Nei prossimi giorni saranno presentate le prime piattaforme per il rinnovo degli accordi integrativi, che per noi della Femca-Cisl mantengono la naturale scadenza e la consueta validità. Nel respingere decisioni unilaterali e pressioni di vario tipo su lavoratori e Rsu, chiediamo a Confindustria Ceramica e agli imprenditori responsabili di condividere con il sindacato un patto per il distretto allo scopo – conclude la Femca – di concertare una seria politica industriale di rilancio di un settore – quello ceramico – che possiede ancora molte potenzialità di sviluppo».