L’annunciato progetto di fusione fra le cooperative Civ & Civ di Modena e le Cantine Riunite di Reggio Emilia, ha messo in allarme il sindacato e le rappresentanze sindacali aziendali, in particolare per quanto riguarda i livelli occupazionali – circa 300 dipendenti tra due le cooperative – e la collocazione territoriale della sede produttiva d’imbottigliamento modenese
di via Polonia.


Negli ultimi incontri tra sindacato e direzione aziendale del Civ & Civ non sono state fornite garanzie sui livelli occupazionali dello stabilimento di Modena e delle Cantine di Castelvetro, Sorbara, San Marino di Carpi e Castelfranco Emilia.
Tra l’altro, la cooperativa non sta mantenendo l’impegno preso nell’accordo integrativo sottoscritto dalle parti nel settembre 2007 sulla stabilizzazione di circa 20 lavoratori precari, mentre sulla questione dell’unità produttiva modenese, pur garantendo la presenza nella provincia modenese di una parte dell’imbottigliamento, non viene confermata con
certezza la permanenza della produzione nello stabilimento di via Polonia, senza dare spiegazioni e motivazioni ulteriori.
Il sindacato e le RSU non sono pregiudizialmente contrari al percorso di fusione fra le due cooperative ma si chiede che tale fusione poggi su due basi solide (ad oggi non garantite): la garanzia dei livelli occupazionali in tutti gli stabilimenti e le cantine di Modena e Reggio Emilia e la salvaguardia della territorialità delle produzioni e dell’imbottigliamento.

Il sindacato e le RSU non aspetteranno in silenzio la presentazione del piano industriale previsto per la fine di marzo, senza avere garanzie
precise sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e sulle caratterizzazione territoriale.
Il sindacato e le RSU ritengono che l’eventuale nascita di un nuovo soggetto cooperativo che sia fondato solo esclusivamente sui numeri e non
faccia perno sul valore del lavoro e delle professionalità espresse dalle lavoratrici e lavoratori di Civ & Civ e Cantine Riunite sarebbe un grave errore.
Per questi motivi la RSU Civ & Civ e il sindacato di categoria Flai/Cgil hanno proclamato, nello stabilimento di Modena e nelle Cantine della
provincia, lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari e della mobilità interna, prevedendo un pacchetto di ore di sciopero nei prossimi giorni.