I modenesi hanno quasi raggiunto quota 678 mila. Nel corso del 2007, infatti, la popolazione del territorio provinciale è cresciuta dello 1,1 per cento (7.574 persone) e al 1 gennaio di quest’anno alle anagrafi comunali risultavano, appunto, 677.673 residenti, oltre 60 mila in più rispetto a dieci anni fa.

I dati, ancora provvisori, sono elaborati dal servizio Statistico della Provincia e confermano la tendenza alla crescita degli ultimi anni per un territorio «caratterizzato – come sottolinea Maurizio Maletti, assessore provinciale alla Programmazione – da buone condizioni di vita, da una qualità dello sviluppo del sistema economico e sociale che rappresentano caratteristiche di forte attrattività per i flussi migratori dall’estero e da altre aree del nostro paese».
La popolazione straniera, infatti, ha superarato le 67 mila unità con un aumento del 12,3 per cento rispetto all’anno precedente (più 7.372, inferiore comunque all’aumento complessivo della popolazione) confermando i livelli di crescita degli ultimi anni a portando la quota di stranieri rispetto ai residenti a sfiorare il 10 per cento per cento, ma con diversi comuni che superano questa soglia.
Il maggiore incremento numerico di popolazione riguarda l’area metropolitana e in particolare la cintura del capoluogo, ma la città di Modena rimane stabile attorno ai 180 mila abitanti. Tra i comuni maggiori l’incremento più alto in valori assoluti è quello di Castelfranco (906 residenti in più arrivando quasi a quota 30 mila), mentre aumentano di percentuali superiori Marano, Nonantola, San Prospero e Bomporto.
Il dato registrato al 1 gennaio di quest’anno conferma l’attendibilità dello scenario per il 2015 indicato nell’ambito del nuovo Ptcp, il Piano territoriale di coordinamento provinciale: 730 mila abitanti con oltre 324 mila famiglie e circa 116 mila stranieri che rappresenteranno il 16 per cento della popolazione. «E’ su questo scenario – spiega Maletti – che stiamo lavorando, in un quadro di sostenibilità ambientale e urbanistica, rispetto al nuovo Ptcp, così come dobbiamo attrezzarci per affrontare la crescita di servizi come le scuole (dai nidi alle superiori), il tema della casa e dei servizi di protezione sociale e questioni come quella dell’integrazione».

San Possidonio il più ‘straniero’
San Possidonio si conferma il comune modenese con la più alta presenza di stranieri residenti: il 15,6 per cento sull’intera popolazione rispetto a una media provinciale del 9,9 per cento. A Zocca la quota di stranieri è salita al 12,8 per cento della popolazione, a Novi e a Spilamberto è al 12,6 per cento, a Camposanto al 12. Ormai, comunque, sono ben 19 i comuni dove supera il 10 per cento: ci sono anche Carpi, Cavezzo, Concordia, Guiglia, Mirandola, Modena, Palagano, Ravarino, San Felice, San Prospero, Sassuolo, Savignano, Serramazzoni e Vignola.
Gli stranieri residenti al 1 gennaio di quest’anno sono complessivamente 67.315, oltre quattro volte in più rispetto a dieci anni fa quando erano quasi 16 mila.
La distribuzione territoriale dei cittadini stranieri e la loro dinamica numerica spiegano in larga misura gli andamenti demografici descritti per i vari ambiti comunali. La loro concentrazione nel capoluogo, per esempio, più che quadruplicata (oggi sono 20.070, più 1.360 rispetto all’anno precedente), rappresenta oggi meno di un terzo della popolazione immigrata: nel 1989 uno straniero su due, invece, era residente in città.
Rilevante appare la dinamica dei residenti stranieri negli altri comuni modenesi di maggiori dimensioni: così la consistenza degli stranieri residenti raggiunge nel comune di Carpi il livello di 6.754 unità (più 707 rispetto al 2006 con un aumento dell’11,7 per cento); a Sassuolo gli stranieri sono 4.764 (più 583); a Mirandola sono 2.744 (più 326); a Castelfranco sono 2.778 (più 478 pari a un aumento del 20,8 per cento in un solo anno); all’anagrafe di Vignola sono iscritti 2.788 stranieri (più 391) e a Formigine sono 1.870 (più 244).
Gli aumenti boom in termini percentuali, però, si registrano nei comuni della montagna: più 43 per cento a Fanano con 87 arrivi, quasi il 29 per cento a Montefiorino (19 persone), oltre il 25 per cento a Sestola e a Montese e il 23,5 a Montecreto, sempre con numeri assoluti molto limitati.

Crescono i piccoli comuni
Quasi sei modenesi su dieci (il 58,5 per cento) abitano nei sette comuni modenesi oltre i 20 mila abitanti, ma i sono i piccoli comuni che percentualmente crescono di più confermando la tendenza degli ultimi anni. Marano, per esempio, cresce nel 2007 del 6,3 per cento, Nonantola e San Prospero rispettivamente del 4,4 e del 4 per cento, rispetto alla media provinciale dello 1,1. Bomporto aumenta del 3,3 per cento, Castelfranco e Serramazzoni fanno un salto del 3,2.
Il distretto di Vignola cresce complessivamente di 1.042 unità (più 1,5 per cento) e l’area della comunità montana Modena Est dimostra la dinamica più significativa nell’ambito collinare e montano: oltre Marano (più 258 residenti) aumentano anche Zocca (più 109) e Montese (40).
L’area della comunità montana del Frignano registra complessivamente un incremento di 706 unità (più 1,8 per cento), essenzialmente concentrato su Serramazzoni e Pavullo. Segni negativi, invece, per Lama, Fiumalbo, Frassinoro e Polinago.
Sostanzialmente stabile la situazione di Sassuolo, Fiorano e Maranello, con aumenti sotto la media provinciale, mentre a Formigine la crescita è maggiormente sostenuta: 604 residenti in più che corrisponde a una crescita dell’1,9 per cento.