A Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera abitano sempre più cittadini stranieri, il 9.7% del totale della popolazione residente. Lo confermano i dati contenuti nel quindicesimo Rapporto sui cittadini stranieri nel distretto di Carpi, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa e che riporta i dati del 2007. In particolare sono 9735 gli immigrati residenti nel distretto alla data del 31 dicembre scorso, con un incremento del 7% rispetto al 2006.

Un aumento dovuto alla regolarizzazione dei lavoratori stranieri degli ultimi anni, alle persone che il mercato del lavoro continua a richiedere, anche se ultimamente si nota un calo degli arrivi, e infine ai ricongiungimenti familiari. Si conferma poi un dato emerso nei Rapporti precedenti: la popolazione immigrata tende a stabilirsi in modo permanente nel nostro territorio, che attrae perché capace di offrire lavoro stabile e una rete di servizi in grado di rispondere alle richieste dei nuovi cittadini. Gli immigrati dunque tendono a riunire la famiglia: i ricongiungimenti familiari determinano una maggiore stabilità, favoriscono l’integrazione e cambiano in parte l’aspetto dell’immigrazione, aumenta infatti il numero dei minori e delle donne. Nell’ultimo anno è incrementato il numero dei cittadini provenienti dai paesi dell’Est, comunitari ed extracomunitari, Romania in testa. Abbastanza stabili gli arrivi da Pakistan, India, Ucraina e Tunisia, mentre sono in crescita quelli da Marocco, Cina, Albania, Moldova. Le donne straniere sono 4435 in tutto il distretto, il 46% del totale degli immigrati presenti.

Nei quattro comuni di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera i ragazzi in età scolare e figli di immigrati stranieri sono invece il 14,3 % del totale della popolazione scolastica (oltre il 22% a Novi). Il 22% di chi è arrivato nel 2007 nel nostro distretto è under 15: l’incremento percentuale dei bambini stranieri iscritti è stato del 7% nelle scuole materne, del 12% nelle primarie e del 9% nelle secondarie di primo grado. Nelle superiori infine si è arrivati ad un + 20%.
A Carpi i cittadini stranieri residenti al 31 dicembre 2007 erano 6544, il 9,9 sul totale. Le comunità più numerose in città sono quelle pakistana (1678), tunisina (866) e marocchina (777). 435 i cinesi, 433 i romeni (raddoppiati in un anno), 303 gli indiani, mentre tra i 209 e i 246 membri contano le comunità turca, moldava, albanese, ucraina. Nelle scuole sono 234 i bambini immigrati iscritti a quelle d’infanzia, 511 alle primarie, 276 alle medie inferiori, 337 alle superiori. Campogalliano registrava la presenza di 781 stranieri, il 9,5 % sul totale dei residenti, da Marocco, Tunisia e Turchia principalmente, Novi di Modena alla stessa data ne contava 1401, il 12,6%, di cui 433 cinesi e 294 pakistani; Soliera infine 1009, il 6,8%, marocchini, romeni, indiani e tunisini in primo luogo.
Il Rapporto sui cittadini stranieri del Distretto è stato realizzato dal Centro servizi per l’immigrazione del Comune di Carpi in base ai dati forniti dalle Anagrafi comunali, dal Centro Elaborazione dati del Comune di Carpi e dagli assessorati alle Politiche Sociali e all’Istruzione dei quattro comuni coinvolti.

“Il Rapporto 2007 conferma molti dei dati degli anni precedenti, sebbene segnali alcune peculiarità del nostro distretto. Si mantiene la tendenza all’incremento della popolazione immigrata– spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Carpi Cinzia Caruso – e si evidenzia l’aumento della quota di popolazione proveniente dall’Europa dell’Est, comunitaria e non comunitaria, sebbene in termini assoluti la consistenza numerica di questa quota di immigrati sia modesta. Così come si conferma l’aumento dell’immigrazione dall’Asia anche se non così significativo come negli anni scorsi. Il rallentamento relativo può essere in parte attribuito alla lentezza delle procedure burocratiche riguardanti i ricongiungimenti familiari e alla sfasatura temporale fra il momento della presentazione della domanda di permesso di soggiorno e il momento della risposta. E’ interessante e significativo sottolineare l’incremento della popolazione inserita nel sistema scolastico: gli studenti stranieri iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado raggiungono complessivamente una percentuale importante del totale. Questo fatto positivo è la riconferma di quel processo di stabilizzazione degli immigrati che già avevamo rilevato lo scorso anno, una stabilizzazione confermata dai ricongiungimenti familiari, dall’immigrazione femminile e dall’incremento dei nuovi nati. E si nota un fenomeno singolare: sono le generazioni più giovani e le generazioni più vecchie le prime protagoniste attive del processo di integrazione: le generazioni più giovani, attraverso la scuola e le altre agenzie formative, le generazioni più vecchie all’interno di quel fenomeno così tipico della nostra realtà che è quello delle assistenti familiari provenienti prevalentemente dall’Europa dell’Est”.