E’ bello essere tornati a vincere. Tornando a casa in aereo domenica sera mi sentivo davvero contento. La corsa è andata esattamente secondo i nostri piani. Quando non abbiamo dei problemi, sappiamo di essere veloci e di poter vincere e questo è accaduto in Malesia. Sarebbe dovuto accadere anche in Australia ma a Melbourne abbiamo avuto uno di quei fine settimana in cui nulla va per il verso giusto.

Anche a Sepang l’inizio non è stato dei migliori. Abbiamo praticamente perso la prima sessione di prove libere perché sono rimasto senza benzina ma è stato a causa di un errore della squadra non di un problema tecnico. In qualifica le cose sarebbero potute andare meglio ma, alla fine, quello che conta è la gara, che è stata quasi perfetta, dal primo all’ultimo giro. Ho fatto una buona partenza e, se avessi davvero spinto al limite, forse avrei potuto passare al comando già all’entrata della prima curva. Felipe ed io sapevamo il carico di benzina l’uno dell’altro e quindi non c’era alcun motivo di lottare contro il mio compagno di squadra: ho preferito attendere il primo pit-stop.
Resta molto difficile rimanere dietro in scia ad un’altra vettura ma dovevo restare sufficientemente vicino per giocarmi le mie carte in quell’unico giro con la pista libera dopo la sosta di Felipe. C’è davvero una grande differenza quando si guida senza nessuno davanti: senza analizzare nel dettaglio i dati, penso di poter dire che la macchina era immediatamente mezzo secondo più veloce. Sono riuscito a tornare in pista davanti al mio compagno e poi ho visto che lui cedeva leggermente terreno: sapevo che, se non avessi avuto dei problemi, allora avrei vinto la gara. Tutto sommato, si è quindi trattato di un successo agevole. Una volta stabilizzatasi la situazione, abbiamo pensato esclusivamente a salvaguardare la macchina fino al traguardo: sicuramente avrei potuto andare decisamente più veloce.
In Malesia avevo vinto anche la prima gara della mia carriera e, anche in quell’occasione, fu una vittoria abbastanza facile. Ciò dimostra che quando la macchina va bene, il circuito di Sepang sembra essere fatto per me.
Mi è stato chiesto se la nostra stagione sia iniziata in Malesia. Non è così, perché comunque a Melbourne un punto lo abbiamo portato a casa. Abbiamo lottato e abbiamo raccolto un punticino che fa sempre comodo. La squadra ha affrontato bene la gara di Sepang: non è andata nel panico dopo il brutto weekend in Australia e so che non si lascerà andare a facili entusiasmi dopo questo successo.
Mi aspetto una lotta molto serrata nel prosieguo della stagione. Dobbiamo migliorare in qualifica: quando andiamo forte anche il sabato c’è un bell’aiuto anche la domenica.
Sono contento di essere tornato a casa, dove fa fresco. Faceva molto caldo in Australia e in Malesia e lo farà di nuovo in Bahrain ma, dopo due settimane con temperature così elevate, non sarà certo un grande problema.