Il progetto di riqualificazione di corso Fanti e di corso Cabassi è stato illustrato ai consiglieri comunali nel corso della seduta del civico consesso carpigiano di giovedì 27 marzo. Le caratteristiche del progetto (riportate nella nota stampa n.143 inviata il 17 marzo scorso, ndr) sono state delineate in aula dall’assessore al Centro storico Lella Rizzi, assieme ai costi, ai tempi e alle finalità dello stesso.
La gara d’appalto per questo importante intervento, ha spiegato Rizzi, non sarà di tipo tradizionale; più che al massimo ribasso del prezzo si punterà a valutare infatti chi concorre portando miglioramenti progettuali, garantendo ad esempio qualità dei materiali, una migliore organizzazione del cantiere, la presenza di un facilitatore dei rapporti con esercenti e residenti.
“Ci impegniamo comunque – ha concluso l’assessore – a verificare proposte in senso migliorativo che ci arrivino dalla città”.
L’architetto Giovanni Gnoli ha poi chiarito alcune caratteristiche tecniche del progetto sottolineando come il Comune voglia arrivare entro maggio ad aggiudicare i lavori: il capogruppo di Forza Italia Roberto Andreoli dal canto suo ha voluto ricordare come il Consiglio comunale sia stato l’ultimo soggetto a cui sia stato presentato il piano in questione, dopo le associazioni di categoria e i cittadini, quando già la Giunta ha approvato il progetto esecutivo. In merito al progetto si è chiesto poi come questo si armonizzi con l’attuale piazzale Dante, sottolineando che rispetto alla situazione dei portici si poteva tentare di mettere in atto azioni positive per una riqualificazione degli stessi in parallelo al cantiere avviato sul percorso veicolare.
E se Davide Dalle Ave (Pd) si è detto soddisfatto per questo ulteriore tassello dell’opera di rilancio del centro storico operata dalla Giunta, Paolo Zironi (Pd) si è chiesto invece se fosse stato preso in considerazione un possibile ampliamento delle possibilità riservate ai pedoni e al trasporto pubblico al termine dei lavori.
Leda Tirelli (An) ha ricordato dal canto suo che ai proprietari di Palazzo Forti non venne mai permesso di sistemare il portico antistante l’edificio, di essere caduta in via Paolo Guaitoli dopo i lavori di riqualificazione a causa di un dislivello della pavimentazione e che in corso Fanti i negozi cinesi dequalificano la città intera.
L’assessore Rizzi ha ribadito che il Consiglio non deve approvare i progetti legati ai lavori pubblici ma il piano triennale allegato al Bilancio, mentre per i portici, che sono privati ma con servitù di pubblico passaggio, si è tentato di valutare un possibile piano per la ristrutturazione: “i proprietari da convocare e mettere attorno ad un tavolo sarebbero però ben 112 tra corso Fanti e corso Cabassi. Inoltre per tre anni l’amministrazione comunale ha garantito contributi a chi avesse voluto operare per la riqualificazione degli stessi ma nessuno li ha mai richiesti: se comunque questo interesse si ripresentasse – ha spiegato – siamo disposti ad intervenire. In un futuro sarà possibile prevedere un ampliamento della Ztl; il progetto è senza soluzione di continuità e comunque la sede stradale si ridurrà da 22 a 7 metri, quindi la priorità non è riservata alle auto. Riguardo al fenomeno dei negozi cinesi ricordo infine che è il mercato che determina ciò; puntiamo però con l’intervento in corso Fanti e corso Cabassi a garantire un commercio più qualificato in queste due strade del centro”.