Sicurezza. Probabilmente è stato questo l’argomento che più ha occupato le cronache sassolesi nel corso degli ultimi anni. Valutando dati di fatto e statistici l’attuale situazione sassolese in tema di sicurezza rasenta livelli di degrado in tutto il suo territorio tali da non poter essere accettati dai cittadini; per la nostra comunità è essenziale la tranquillità come punto di partenza e di affidabilità per chi vuole venire a vivere a Sassuolo e per chi vuole investire sul nostro territorio.


Se si analizza il contesto emerge che l’immigrazione ha creato diversi problemi in tal senso: in particolare, per la collocazione di “palazzi alveari” della nostra città si è venuto a creare il problema dei cosiddetti ghetti ovvero una situazione di criminalità diffusa di grandi e medie dimensioni su cui il comune deve assolutamente intervenire. In merito non esiste una soluzione assoluta, ma tanto meno si può accantonare il problema e non risolverlo; infatti solo attraverso un dialogo costruttivo con i cittadini e con le autorità competenti si può sperare in una svolta positiva, pertanto invitiamo urgentemente tutti gli attori protagonisti ad un tavolo di confronto.

Ulteriore dato di fatto analizzato è quello relativo alla percezione dell’insicurezza che ultimamente connota la nostra cittadinanza. I cittadini non devono divenire aggressivi perché insicuri: è necessario affidarsi sempre e comunque alle regole della civiltà, valorizzando il rapporto di fiducia esistente tra gli stessi ed istituzioni anche a livello locale. Per questo non si può dimenticare il ruolo del Primo cittadino (sindaco), come tutore della sicurezza e del controllo, anche in chiave di collaborazione con le forze dell’ordine.

A tal proposito si è sottolineata da più parti la necessità di dotare la città di un corpo urbano di forze dell’ordine, che ad oggi richiede una riorganizzazione: l’attuale organico dei vigili municipali non corrisponde alle reali esigenze cittadine.

Primario è il bisogno di abbattere i palazzoni ghetto di Via Adda e Via Circonvallazione e di evitare che si creino altre zone di ghetto e degrado, cosa che, come ha sottolineato piu’ volte il nostro Comitato “Conto anch’io a Sassuolo”, potrebbe accadere con l’area di Via Tricolore. L’area dei ghetti di Sassuolo si tratta di una zona importante per la città che potrebbe essere recuperata in tre anni attraverso un’azione urbanistica di investimento, evitando così il continuo degrado sociale e quindi fare il primo passo per la riqualificazione del quartiere di Braida. Dobbiamo, dunque migliorare il controllo del territorio, attraverso anche il potenziamento dei Vigili Urbani/forze dell’ordine e dotarli di strumenti che permettano loro di essere più attivi e incisivi nel controllo della città, anche realizzando un più stretto coordinamento con le altre forze dell’ordine per contrastare una delinquenza pesante e assai diffusa ( scippi, rapine, furti nelle case). E’ poi fondamentale combattere in modo molto più incisivo il fenomeno del vandalismo contro beni e proprietà collettive e private.

In riferimento, invece, alla lotta decisa alla clandestinità, all’accattonaggio e ogni genere di abusivismo,dobbiamo essere più severi, molto piu’ duri ed incisivi. Anche nei confronti dei tanti extracomunitari presenti nella nostra città, dobbiamo da un lato offrire a chi è in regola e si comporta onestamente tutte le opportunità di integrazione possibile, ma dall’altro lato dobbiamo combattere il fenomeno dell’immigrazione clandestina, e della delinquenza che si manifesta particolarmente in questo ambiente. Passando nell’ambito urbanistico l’esperienza insegna che le zone che per qualunque motivo restano disabitate e non utilizzate cadono fatalmente nell’abbandono e nel degrado sociale, diventando meta di balordi e zona di traffici illeciti. Spesso anche la vigilanza pubblica e privata non è sufficiente. Purtroppo l’attuale sistema dopo anni di inerzia propone ora delle ipotesi che rimandano a un futuro lontano e incerto e a soluzioni difficilmente attuabili. Il rischio per la città è gravissimo.

Bisogna invece intervenire con una soluzione concreta e realizzabile subito: in tal senso tutte le forze politiche e civiche devono mettere a punto una precisa proposta concreta e condivisa, come ad esempio quella dell’abbattimento dei famosi palazzi-ghetti, gia’ nelle prossime settimane.

Molto importante, proseguendo con la nostra analisi è di illuminare meglio la nostra città, sia nel centro che in periferia: strade, vicoli, piazze, parchi e giardini. Una città meglio illuminata non è solo più bella e più godibile. E’ anche più sicura. Pretendiamo, cosi’, un maggiore impegno dello Stato e degli Enti locali per le Forze dell’ordine. Non è accettabile che vengano continuamente tagliate e ridotte le risorse destinate a chi tutela la nostra sicurezza. Altra tematica di grande attulita’ è quella riguardante gli anziani e i soggetti deboli, infatti, troppi anziani vengono truffati e raggirati, troppe mamme e nonne non si sentono sicure a portare figli e nipoti nei parchi cittadini. Dobbiamo evitare che in una piccola città come la nostra ci siano zone “off limits” . Suggeriamo infine che per coadiuvare le forze dell’ordine e contribuire alla vigilanza e dare a tutti un senso di maggior sicurezza va realizzato un “servizio di volontariato civico” utilizzando (e rinnovando) l’esperienza dei comitati/gruppi cittadini e dei giovani/pensionati .
Tutti i cittadini sassolesi, sottolineamo TUTTI, hanno diritto alla sicurezza e alla tranquillità contro il crimine e la violenza di strada, ma anche contro gli abusi e le inefficienze. Bisogna soprattutto mantenere alta l’attenzione e puntare soprattutto sulla prevenzione e sul controllo del territorio. La sicurezza è in maniera assoluta un bene comune (di tutti), indispensabile per rendere possibile il rilancio della città di Sassuolo.

(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)