L’Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese in collaborazione con le Associazioni Combattentistiche, le Associazioni della Resistenza, le Associazioni dell’Arma e le Associazioni dei Deportati ed ex Deportati, invita tutti i cittadini a partecipare alle celebrazioni del 63° Anniversario della Liberazione, che si svolgeranno venerdì 25 aprile nella Piazza Ciro Menotti.
Alle ore 9 è previsto il raduno di autorità e cittadini, alle ore 9.30 la lettura di poesie sulla pace a cura dei ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi, alle ore 10 la celebrazione della Santa Messa presso il Monumento con animazione della Corale di Fiorano.
Alle ore 10.40 la celebrazione prosegue con il saluto delle autorità e l’inaugurazione del Giardino della Memoria e della Pace, quindi la posa delle corone al monumento. Alle ore 11.20 una rappresentanza di bambini di scuola primaria e una rappresentanza di ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi lanceranno messaggi di pace.
Nel corso della mattinata si svolgerà un intrattenimento musicale con i Flexus. Nella piazza verranno posizionate le gru di carta costruite, come simbolo di pace, nei laboratori a scuola e in occasione della mostra “La lunga ombra del sole di Hiroshima”. In caso di maltempo la messa si terrà nella chiesa Parrocchiale e le altre iniziative presso il Teatro Astoria.
Nel Giardino della Memoria e della Pace verrà inserito sulla pavimentazione, un inserto ceramico riproducente un disegno dei bambini delle classi terze di scuola primaria, nell’ambito del progetto “Arte, Cittadinanza e Pace”. Sarà al centro del giardino come elemento unificatore fra il muro dei martiri fioranesi e il gruppo scultoreo dedicato ai Caduti per la Libertà.
L’elaborato prescelto è un manifesto che riporta la colomba della pace di Picasso, su fondo blu e alla base sagome di edifici, particolarmente indicato a rappresentare l’idea della pace come valore che lega e dà vita ad una comunità, ad una città, al mondo.
La semplicità del tratto, la freschezza dei colori, l’immediatezza del messaggio sono parsi elementi facilmente traducibili in un’opera di mosaico ceramico e, soprattutto, capaci di testimoniare a tutta la cittadinanza fioranese che la memoria del passato, del dolore e della devastazione rappresentati dai due monumenti preesistenti, possono e debbono motivare la speranza e la fiducia in un impegno condiviso a garantire un futuro di pace.