La sicurezza, come ho più volte detto, non è un tema che appartiene solo alle forze politiche di centro-destra o di centra-sinistra. Questo è uno di quei temi che appartiene ai cittadini e dei quali la politica (indipendentemente dagli schieramenti) deve farsene carico.
Se le mie dichiarazioni sulla necessità di “abbattere” i palazzoni di Braida hanno lasciato esterrefatto il consigliere di Alleanza Nazionale Luca Caselli che rivendica la proposta nel programma elettorale del suo partito nel 2004, la sua provocazione lascia me altrettanto stupito.

Di che centro-sinistra sta parlando? Oggi il panorama politico nazionale come quello cittadino è di gran lunga cambiato rispetto al 2004 dove per altro, e sono sicuro che il signor Caselli ne è al corrente, in quegli anni io e tante altre nuove forze che oggi fanno parte del PD, non erano all’interno di nessun partito e/o organismo dirigente. Le cose cambiano, così come le persone, le idee e i bisogni, e quindi di conseguenza anche la politica e i suoi programmi. La coalizione di cui parla l’esponente di AN si è modificata nel tempo, così come non esistono più le briglie di quella parte più “estrema” che oggi non risulta tra i nostri alleati.


Invito Luca Caselli ad andare oltre un passato che non c’è più e raggiungerci e confrontarsi nel presente dove da quando è nato (14 ottobre 2007) il Partito Democratico ha cambiato non solo la geografia politica ma anche alcuni modi superati di fare politica.

Abbattere i palazzoni di Bradia è stata un’idea della destra? Bene, ma il nostro modo di fare politica va nella direzione più del fare che del dire. Infatti il primo che ha fatto qualcosa in concreto è stato proprio quel sindaco Pattuzzi che tanto viene accusato, ma che per primo si è preso la briga di avviare azioni tangibili, andando anche contro agli equilibri politici, perché i bisogni della città sono di gran lunga al primo posto.


Oggi a mio avviso si deve lavorare molto sul progetto dell’abbattimento/riqualificazione che deve passare attraverso un lungo iter procedurale per essere attuato, ma che porterà sicuramente dei frutti. Se nelle passate amministrazioni il problema è stato sottovalutato, da quelle forze che il consigliere di AN ricorda, oggi è sicuramente una priorità di un partito che non è solamente la sommatoria di Ds e Margherita ma che ha avuto la capacità di portare una ventata di novità (attraverso idee e persone nuove) nella politica.
Nelle mie dichiarazioni non c’è nessuna paura per le amministrative del 2009, ma la voglia di spronare e proporre interventi più che mai necessari per la mia città.

E’ facile limitarsi alle parole, è ora di misurarsi sui fatti.

La sicurezza è un problema della nostra città: vogliamo continuare a usarla nella dialettica politica o iniziare a proporre piani concreti? Come ho già proposto più volte confrontiamoci per il bene dei cittadini non dei rispettivi schieramenti e facciamolo attorno ad un tavolo e non sulle pagine dei giornali.



Ciro Alessio Pecoraro – segretario Pd Sassuolo