Sono arrivati a Modena una decina di giorni fa, da oggi trascorreranno 10 giorni a Formigine. Si chiamano Naha, Mohamed, Manata, Fadel… Sono i “piccoli ambasciatori di pace” che abitano nei campi profughi a sud di Tindouf, nel deserto algerino: uno dei luoghi più inospitali della terra.

Questi bambini, che hanno un’età media di 8 anni, hanno necessità delle visite mediche che gli accampamenti non riescono a garantirgli e di una vacanza che restituisca loro quella serenità che le dure condizioni di vita nel deserto rendono difficile. I controlli sanitari sono già stati avviati a Modena, ma durante il soggiorno formiginese verranno sottoposti a ulteriori visite oculistiche e di otorinolaringoiatria.


Oggi il Sindaco Franco Richeldi, l’Assessore Franco Bergonzoni e l’Assessore Paolo Fontana hanno accolto gli 11 bambini nella sede comunale donando loro sacchi a pelo, che saranno utili per sopportare il gelo delle notti nel deserto. Il Comune di Formigine mette loro a disposizione Villa Sabbatini, mentre i volontari dell’Associazione Kabara Lagdaf organizzeranno numerose attività: dalla visita al castello alla piscina, dalla gita a Fiabilandia all’escursione in canoa. Oltre alla ventina di volontari che accudiranno i bimbi, sono tante le famiglie che mettono a disposizione le loro case per offrire cene e pranzi. Prezioso anche il contributo dell’Associazione degli Alpini, del centro estivo dell’Oratorio, dell’AVAP e dell’AVIS.


“Formigine da molti anni è solidale con il popolo Saharawi – ha detto ai bambini Fabio Campioli, Presidente dell’Associazione Kabara Lagdaf – L’Amministrazione ha stipulato 10 anni fa un patto d’amicizia con un comune della regione di El Ayoun. La vostra presenza qui è quanto di più importante l’Associazione, assieme all’Amministrazione comunale, è riuscita a realizzare. Ma abbiamo anche costruito scuole nei campi, stiamo attivando una struttura sportiva, l’ospedale di Smara, da dove venite voi, è stato realizzato anche con il nostro contributo. Dall’anno prossimo riusciremo a portare negli accampamenti medici in grado di operare, e potremo accogliere a Formigine bambini che hanno bisogno di cure straordinarie. Molte delle persone che staranno con voi in questi giorni sono state nei campi profughi. Questo per dirvi che, pur vivendo molto lontano, ci sono persone a Formigine che pensano a voi e che si impegnano perché possiate un domani tornare nella vostra vera casa, nel Sahara Occidentale”.