Con una lettera indirizzata ai Presidenti delle Camere, al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti, il Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna esprime le proprie critiche al decreto 92/2008 sulla sicurezza (decreto Maroni, convertito in legge il 23 luglio).

Il testo della lettera riporta il contenuto di un Ordine del giorno – approvato dal Consiglio degli stranieri con 16 voti favorevoli, un astenuto e nessun contrario – con cui si chiede la cancellazione dell’aggravante di clandestinità e del previsto reato di immigrazione clandestina contenuti nel cosiddetto “pacchetto sicurezza”.
“La questione della sicurezza va affrontata attraverso un percorso giudiziario veloce e che dia la certezza della pena, ma non può esistere una sicurezza per gli italiani e un’altra per gli stranieri” si legge nel documento, mentre il pacchetto sicurezza è “insostenibile dal punto di vista economico e strutturale e sbagliato a livello politico, in quanto impostato esclusivamente sulla repressione e la criminalizzazione dei cittadini immigrati”.
Critiche vengono altresì rivolte alla “cancellazione di 100 milioni di euro dal Fondo nazionale per l’integrazione sociale degli immigrati” ritenuti “risorse indispensabili per le Regioni e gli enti locali che operano per la coesione sociale tra immigrati e italiani”.
I rappresentanti degli immigrati – eletti nel dicembre scorso dai cittadini extracomunitari residenti in provincia – chiedono invece che le autorità legislative nazionali, attraverso una concertazione con gli enti locali, diano vita ad interventi per il decoro urbano e per la riqualificazione delle aree degradate e a progetti per la prevenzione della devianza fra i giovani e per la sicurezza delle donne.