Chi afferma che l’Ascom Confcommercio ha abbandonato il tavolo di confronto sui pubblici esercizi tanto più platealmente dice una grande falsità.

La nostra organizzazione ha sempre partecipato a tutti i confronti e cercato di fare comprendere all’Assessore ed all’Amministrazione nel 2006 che non era opportuno procedere al rilascio di un numero di licenze così elevato (75 licenze) per molti motivi.
Abbiamo contestato sino alla fine in tutti i tavoli la mancanza di una fotografia ed un esame del territorio in ogni singola circoscrizione e definita la rete di pubblici esercizi presenti per poi arrivare ad individuare le aree carenti e programmare i nuovi interventi.
Non mi risulta che ci sia stata nessuna trattativa da parte di altri: la proposta era stata 75 licenze e rimase 75 licenze (fu solo recepita la proposta fatta da noi e da altre associazioni di far riferimento a quel totale per i piani di valorizzazione).
Il risultato purtroppo fu che venne approvato il piano con il parere favorevole di tutti e con quello negativo della Confcommercio e Fipe.

L’Ass.re Prampolini aveva allora sbandierato un incremento di 17.000 abitanti nel periodo ’99 – ’04 senza contare che la capacità di spesa di almeno 16.000 di essi (extracomunitari) è molto al disotto della media.
Un intervento di così ampia portata già assolutamente non giustificabile in un settore che nel corso degli ultimi anni è stato interessato da enormi cambiamenti scaturiti a seguito di emanazione di norme regionali il cui possibile sdoppiamento delle licenze aveva già portato un incremento della rete di ben 51 nuovi esercizi che ancora oggi non hanno sviluppato appieno il proprio impatto sul mercato.
Coloro i quali sbandierano la necessità di difesa dei reali interessi delle piccole medie imprese di Modena dovrebbero ascoltare di più le proprie imprese e le difficoltà economiche che stanno attraversando.

La “torta” dei consumi si è molto ridotta soprattutto ed ulteriormente negli ultimi due anni : è sotto gli occhi di tutti.
Oggi ci viene proposto entro la fine dell’anno bandi per il rilascio di nuove 15 licenze portando a quasi 30 il numero complessivo in due anni.
Pertanto ribadiamo con forza che nella nostra città non ci sono le condizioni economiche per il rilascio di altre 15 licenze.

(Il Segretario Zona di Modena, Maurizio Brama)