Nell’ambito della IX Giornata europea della cultura ebraica, promossa dalla Comunità ebraica di Reggio e Modena insieme ai Comuni di Reggio e Modena, domenica 7 settembre la sinagoga di via dell’Aquila verrà restituita alla città dopo un importante intervento di restauro che l’ha riportata all’antico splendore. Le opere di recupero dell’edificio e le sue nuove funzioni all’interno della vita cittadina sono state presentate oggi in municipio dal sindaco Graziano Delrio e da Sandra Eckert, presidente della Comunità ebraica di Modena e Reggio.

“Siamo orgogliosi – ha detto il sindaco – di restituire alla città questo luogo perché possa essere patrimonio di tutti, un luogo aperto e disponibile, che possa offrire alle nuove generazioni occasioni per riflettere sulla cultura di un popolo che ha dato tanto alla nostra storia. La riapertura della sinagoga può in questo senso contribuire a riparare gli errori del passato”.

L’importanza storica di questo luogo e il pessimo stato di conservazione dell’edificio – gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale e abbandonato nel dopoguerra quando la piccola comunità ebraica di Reggio confluì in quella di Modena – hanno indotto il Comune di Reggio ad intervenire sulla sinagoga reggiana, in accordo con la Comunità ebraica, proprietaria dello stabile. Obiettivi dell’intervento non solo la valorizzazione estetica dell’edifico, ma anche il recupero della valenza originaria del luogo: la trasmissione e l’educazione culturale. Grazie a una convenzione firmata dall’Amministrazione comunale reggiana e dalla Comunità ebraica di Reggio e Modena, la sinagoga, oggi parte del sistema museale cittadino, diventerà infatti nuovamente un luogo dove organizzare spettacoli, seminari ed esposizioni.

“A 70 anni dalla promulgazione in Italia delle leggi razziali – ha proseguito Sandra Eckert – auspico che restituire la vita a questo monumento possa contribuire a renderci uguali agli altri e avvicinare giovani e studenti alla storia degli ebrei reggiani e degli ebrei in generale”.

Dopo le prime urgenti opere di consolidamento e conservazione promosse e finanziate dal Comune di Reggio e completate nel 2000, il recupero dell’edificio si è concentrato dal 2004 sul rifacimento dei matronei, della cupola e del lanternino, opere realizzate sotto la direzione dalla Soprintendenza per i beni e il paesaggio dell’Emilia Romagna. Questo secondo intervento, che ha comportato un investimento di 580mila euro di cui 250 mila messi a disposizione dal Comune di Reggio, è stato eseguito impiegando maestranze, tecniche e materiali della tradizione, rispettando quindi i criteri utilizzati nel 1858 dall’architetto reggiano Pietro Marchelli che curò un precedente restauro dell’edificio.

“Il recupero dell’edificio – ha detto l’architetto Ivan Sacchetti, direttore dei lavori – è iniziato quasi 20 anni fa, quando la sinagoga versava in condizioni critiche e rischiava il crollo. Non si è trattato tuttavia di un intervento di solo recupero architettonico, ma di un processo che ha coinvolto la città e la sua storia. Ora, completate le opere di restauro della sinagoga, i passi successivi consistono nella valorizzazione degli spazi ad essa annessi, come il bagno rituale, il forno, il piccolo macello, oltre al proseguimento del recupero dell’antico ghetto”.

Domenica alle ore 11, nel corso di una celebrazione per i 150 anni di storia dell’edificio, il sindaco di Reggio Graziano Delrio e la presidente della Comunità ebraica Sandra Eckert inaugureranno la sinagoga nella nuova veste. Seguirà, alla Galleria Parmeggiani, il concerto “Musica e parole” dell’Ensemble Salomone Rossi.
Nel corso della giornata si alterneranno in città diverse iniziative dedicate alla cultura ebraica. Alle 9.30 sarà organizzata una visita guidata al cimitero ebraico di via della Canalina a cura di Antonio Zambonelli. Alle 10 visita guidata alle strade del ghetto a cura di Istoreco; visite alla sinagoga alle 16.30, 17.30 e 18.30 a cura di Alberta Sacerdoti e Felice Crema.

Nel cortile della sinagoga, dove alle 17 verrà presentato il libro “Sefarad, un mondo ebraico” di Fulvio Diego Papouchado, verrà allestita una libreria specializzata, aperta dalle 11 alle 19.
La giornata si chiuderà con lo spettacolo ‘Et Shalom. Un tempo per la pace di Terra di danza, in programma alle 21 al teatro Cavallerizza di viale Allegri 8.
Dal 14 settembre sarà inoltre aperta al pubblico tutte le domeniche dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Sarà possibile partecipare a visite guidate. Per le scuole saranno organizzate attività durante la settimana.