Oltre quarantamila lavoratori e lavoratrici dei comparti pubblici dell’Emilia Romagna hanno gremito questa mattina il centro di Bologna con la manifestazione regionale che ha caratterizzato la giornata di sciopero proclamata dalla Fp-Cgil. Massiccia l’astensione dal lavoro, che dai dati raccolti dai dirigenti Fp ha superato mediamente il 70% in territorio regionale nei comparti interessati (autonomie locali, sanità, stato-ministeriali, parastato, agenzie fiscali, igiene ambientale), con punte del 90% negli asili e scuole materne, nelle agenzie fiscali, nei piccoli comuni, e del 70/80% nei comuni più grossi.

Per la prima volta così tanti a una manifestazione della sola categoria in Emilia Romagna, i manifestanti hanno scelto la carta dell’ironia: migliaia le magliette con la foto di Brunetta e Berlusconi sotto lo slogan “fannulloni siete voi”; ancora Berlusconi presentato come “Il signore dei tranelli nella compagnia del tornello” sui manifesti taroccati del famoso film; “We have a dream – lavoro stabile” nei cartelli dei precari.
Molti gli slogan gridati contro il protocollo sottoscritto separatamente con il governo da parte di Cisl, Uil e sindacati autonomi, insieme a quelli legati alle parole d’ordine centrali della giornata di lotta: aumento dignitoso dei salari, difesa del contratto nazionale e della contrattazione decentrata, no all’attacco al lavoro pubblico e allo stato sociale, no alla riduzione degli organici e al blocco delle stabilizzazioni dei precari, che in Emilia Romagna dal prossimo luglio manderà a casa oltre 4.000 lavoratori per i quali era già previsto un percorso di stabilizzazione. A questi temi è stato dedicato ampio spazio negli interventi conclusivi della manifestazione in piazza Nettuno, dove hanno parlato la segretaria generale Fp-Cgil Emilia Romagna Marina Balestrieri, le lavoratrici precarie Carlotta Bubbolini del Centro per l’impiego di Ravenna e Silvia Storchi microbiologa dell’Ospedale di Guastalla (RE), il segretario Fp-Cgil nazionale Lorenzo Mazzoli.
Soddisfatta del successo della mobilitazione sindacale Marina Balestrieri: “I lavoratori pubblici non ci stanno, ne prendano atto Cisl e Uil e il governo. La loro presenza in piazza e l’adesione altissima allo sciopero ci dicono che non abbiamo sbagliato a proseguire da soli in questa battaglia di civiltà per i diritti del lavoro e la difesa dello stato sociale e ci confortano per le prossime scadenze di lotta che abbiamo davanti”.