Replica del Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni alla risposta data dall’Assessore regionale alla sanità Giovanni Bissoni all’interrogazione sullo smantellamento del Pronto soccorso dell’ospedale di Castelfranco Emilia.

“Nella risposta alla mia interrogazione con la quale chiedevo il ripristino del servizio di auto di emergenza con medico a bordo nelle ore notturne all’ospedale di Castelfranco Emilia, l’Assessore regionale alla sanità Bissoni ha confermato che i nostri timori sono più che fondati. Il punto di primo intervento dell’ospedale di Castelfranco non garantisce e ciò che è peggio non garantirà quasi sicuramente più la presenza di un medico 24 ore su 24 e nelle ore notturne. Per giustificare questa triste realtà l’Assessore Bissoni si arrampica sugli specchi tentando di nascondersi dietro all’incapacità l’Asl non è ancora riuscita a sostituire i due medici che hanno interrotto il servizio già da settembre. Bissoni assicura che comunque il servizio di emergenza urgenza è garantito dal 118. In una provincia dove si pagano mediatori culturali per tradurre in arabo i nomi delle medicine all’interno delle farmacie e si spendono 2 milioni di euro per curare i clandestini, il taglio di due medici al pronto soccorso è inaccettabile. L’Assessore Bissoni vuole farci credere che il servizio di emergenza-urgenza nel distretto di Castelfranco Emilia può essere coperto direttamente dalla rete provinciale di emergenza. Ciò vale a dire: la gestione del punto di primo soccorso a Castelfranco è inutile, tanto vale lasciarlo morire. I giri di parole dell’Assessore non riescono a coprire il fatto che il processo di smantellamento del pronto soccorso dell’ospedale di Castelfranco, iniziato anni fa, avanza come un caterpillar. Il prossimo passo saranno direttamente le saracinesche abbassate? Per noi il distretto di Castelfranco Emilia, che negli anni si è confermato ad alto rischio per incidenti, soprattutto nelle ore notturne, doveva continuare a garantire un servizio di emergenza urgenza. Smantellarlo significa commettere un grave errore e soprattutto provocare un grande danno a migliaia di decine di migliaia di cittadini che li vivono e lavorano. Noi continueremo a combattere nelle istituzioni per garantire ai cittadini un servizio fondamentale”.