In questo particolare momento di crisi anche i Comuni devono dare un segnale forte sulla politica della casa. Ora più che mai emerge la necessità di rilanciare i contratti di locazione a canone calmierato (legge 431/98) tramite le agevolazioni fiscali sia per il proprietario che per l’inquilino.


Più precisamente i sindacati inquilini SUNIA, SICET, UNIAT firmatari degli Accordi Territoriali sui contratti di affitto a canone concordato, chiedono ai Comuni della nostra Provincia di tenere in considerazione nei bilanci preventivi 2009, la riduzione delle aliquote Ici su tali contratti.
Auspichiamo che i Comuni che nel 2008 hanno aumentato l’Ici sui contratti concordati, decidano una sensibile riduzione di tale imposta per il prossimo anno.

Considerato che il problema dell’affitto si sta ulteriormente aggravando a causa della perdita di reddito delle famiglie in quanto molti lavoratori verranno messi in cassa integrazione o addirittura licenziati, vi è l’urgenza di incentivare la stipula dei contratti calmierati rispetto a quelli a canone libero (canoni ormai insostenibili) al fine di arginare la morosità sempre più in aumento.
I Comuni tramite la leva fiscale e le risorse da mettere a disposizione del Fondo Sociale per l’affitto possono dare un contributo importante per sensibilizzare e incentivare l’utilizzo dei contratti agevolati.