Nonostante il vistoso calo delle vendite del settore due ruote, la Ducati regge. La casa motociclistica di Borgo Panigale ha, infatti, registrato nel gennaio 2009 un incremento della quota di mercato, passando dall’11,2% del 2008 all’attuale 12,5% nel suo segmento di riferimento.

Un risultato ottenuto grazie anche all’introduzione dei nuovi modelli e alla qualità della propria rete distributiva. Tuttavia le difficoltà economiche non risparmiano neanche aziende leader del Made in Italy nel mondo, come la Ducati i cui management ha deciso di rinunciare ai bonus e di accettare uno stipendio decurtato del 10%.

“E il momento in cui le istituzioni, i lavoratori, e il management devono trovarsi uniti per identificare il percorso che, al termine di questa crisi, ci permetta di essere ancora più forti e più competitivi” ha commentato il presidente e ad Ducati Gabriele Del Torchio, spiegando che l’azienda “conferma i programmi di investimento per lo sviluppo dei nuovi prodotti e l’ottimizzazione dei processi, oltre a mantenere il proprio impegno nelle competizioni sportive, pur con una cresciuta attenzione ai costi”.
Eppure, prosegue Del Torchio, “di fronte allo scenario, evidenziato anche dai dati di immatricolato di gennaio del settore motociclistico (-38,8%,) sollecitiamo che il Governo avvii una serie di interventi a sostegno anche del settore moto e dell’indotto ad esso collegato”.

“Il management dell’azienda – conclude poi il presidente – non si sottrae a questo processo e conferma la propria assoluta determinazione nel continuare a lavorare affinchè Ducati sia sempre più ambasciatore del ‘Made in Italy’ sui mercati di tutto il mondo e, alla luce dell’attuale congiuntura economica, ha deciso di rinunciare ai bonus e di ridursi del 10% i propri compensi fissi per l’anno in corso”.